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Il Consiglio di Stato salva Capo Malfatano

  • Scritto da Effe_Pi

Ovidio MarrasVittoria di Italia Nostra e del pastore Ovidio Marras contro il progetto di cementificazione nei dintorni di Tuerredda.

Vincono i sardi dalla testa dura, gli ambientalisti e le spiagge dell'isola, perdono la speculazione e il cemento. Per una volta, una buona notizia arriva dal Consiglio di Stato, che ha dato ragione al pastore Ovidio Marras e agli ambientalisti di Italia Nostra, che si erano opposti al tentativo di costruire un hotel con annessi e connessi a Capo Malfatano, vicino alla spiaggia di Tuerredda, sulla costa Sud occidentale della Sardegna. In prima battuta, era stato porprio Marras, allevatore del posto, a combattere la speculazione, con tanto di vittoria in sede civile. Poi era arrivato, nel febbraio del 2012, un altro successo al Tar (Tribunale amministrativo regionale), con l'accoglimento del ricorso di Italia Nostra che annullava tutte le autorizzazioni e le delibere del comune di Teulada, con le quali era stato dato il via libera al piano immobiliare di circa 190mila metri cubi.


Ora la sentenza del Consiglio di Stato: "Una nuova battaglia vinta da Italia Nostra - commenta il presidente nazionale dell'associazione, Marco Parini - nell'interminabile guerra per la tutela delle coste italiane da mille aggressioni. Una vittoria che mi riempie di gioia e che onora Italia Nostra per il suo incessante impegno per la salvaguardia del patrimonio italiano, in questo caso il nostro splendido paesaggio costiero". Il Consiglio di Stato, spiegano gli ambientalisti, non solo ha riconfermato il valore assoluto del paesaggio sugli interessi economici, ma ha anche confermato la funzione delle associazioni in difesa del patrimonio culturale.
Insomma, bloccato "il devastante progetto turistico-edilizio della SITAS, approvato dalle amministrazioni locali, che avrebbe permesso una gigantesca colata di cemento in uno dei luoghi paesaggisticamente più belli e incontaminati della Sardegna e del mondo".

Il Consiglio di Stato "ha anche confermato la funzione delle associazioni in difesa del patrimonio culturale. Un’azione svolta con grande impegno e determinazione dal consiglio regionale di Italia Nostra Sardegna, da Maria Paola Morittu e dall’avvocato Filippo Satta per la difesa di un luogo unico".
Per gli ecologisti una vittoria che fa ben sperare anche per le future battaglie. "Malfatano deriva dall'arabo 'Amal fatah' che vuol dire 'il luogo della speranza', la speranza che per Italia Nostra - concludono gli ambientalisti - sentenze come queste indichino quale debba essere il rispetto che il nostro patrimonio storico, artistico e naturale merita ogni giorno nel nostro Paese".