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Liberamente, in Sardegna progetto di inclusione carceraria

  • Scritto da Alba

Il lavoro diventa il primo motore dell’inclusione di coloro che stanno scontando una pena carceraria. Attraverso il lavoro, prima nelle colonie agricole penali e poi al di fuori, può migliorare la società, diminuire la delinquenza e rinascere la speranza. La Sardegna, come altre tre regioni, è parte del progetto Liberamente.

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, è intervenuto durante la presentazione del progetto Liberamente per la valorizzazione delle colonie agricole penali, a Isili in provincia di Cagliari. Ha spiegato che queste colonie sono un patrimonio per il sistema carcerario e per la società perché danno concretezza alla riforma della giustizia che ha fatto del lavoro un pilastro. 

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Lavorare è sinonimo d’inclusione, proprio per questo motivo, dichiara ancora Orlando, è importante investire nel progetto e attivare interventi di riqualificazione edilizia per rendere ancora più efficienti ben tre Colonie presenti sul territorio sardo. Il Ministero delle infrastrutture ha già approvato il progetto e in Sardegna arriveranno presto i fondi, circa 3 milioni di euro. 

L’idea è chiara, il progetto luminoso, per questo è bene sottolineare ancora una volta le parole del ministro Orlando: “oggi, più inclusione significa più sicurezza, e le Istituzioni, devono essere consapevoli che oggi la detenzione in cella, senza alcuno sbocco, senza la possibilità di accedere ad attività, rende più insicura tutta la società, perché alimenta un circolo vizioso.” 

Foto | Pixabay