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Trasporti: Regione Sardegna contro la Tirrenia

  • Scritto da Effe_Pi

Imbarco TirreniaDopo il pronunciamento della Consulta giunta all'attacco: per avere la convenzione la compagnia deve trasferire la sede in Sardegna e assumere sardi.

Dopo decenni di rabbia e frustrazione, la Sardegna si ribella contro Tirrenia: la compagnia di navigazione, per tantissimo tempo vero monopolista del trasporto marittimo da e verso l’isola, è finita nel mirino della Regione, con la giunta Pigliaru che vuole impugnare l’accordo firmato nel 2012 con lo stato. La Regione si dice disposta a negoziare, ma a “precise condizioni, compreso il trasferimento della sede legale della compagnia di navigazione in Sardegna, che frutterebbe alla Sardegna un gettito fiscale di circa 27 milioni di euro l'anno”.

L'eventuale accordo, in ogni caso, sarebbe sperimentale e dovrebbe durare solo una stagione, per “verificare gli effettivi vantaggi per i sardi”. Ad anticipalo, l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana, che ha confermato l'intenzione della Giunta di “portare avanti tutte le azioni politiche e legali contro la convenzione sui trasporti marittimi firmata nel 2012 dallo Stato e da Cin Tirrenia”. In particolare, si vuole far rispettare la sentenza della Corte costituzionale che ha riconosciuto alla Sardegna il diritto di esprimere un parere vincolante, attraverso, specifiche intese, sulla convenzione per il trasporto marittimo che quindi, secondo Deiana, sarebbe "da riscrivere di sana pianta".

Il rischio è infatti che tenendo in piedi l'attuale regime “la compagnia marittima alzi ancora i prezzi, soprattutto nel settore merci, con un ulteriore aggravio dei costi di trasporto da e per la Sardegna", ha paventato l'assessore, ricordando che Tirrenia ha chiuso il 2013 con 28 milioni di euro di perdite, che conta di recuperare aumentando le tariffe e tagliando alcuni servizi, a meno che non riesca a ottenere un aumento dei finanziamenti statali, al momento di 72 milioni di euro l'anno. Cin propone una riduzione delle corse sulla tratta Cagliari-Civitavecchia fra ottobre e aprile, con un collegamento trisettimanale, per poter risparmiare circa 7 milioni di euro, applicando ai residenti tariffe ridotte del 50% e tenendo invariato l'attuale sconto sulle merci. Troppo poco, ribatte la Regione, che chiede tariffe scontate per i residenti anche nelle tratte escluse dalla convenzione, l'estensione delle agevolazioni ai nati in Sardegna, corse straordinarie in casi particolari, come trasferte per eventi sportivi, religiosi o culturali e manifestazioni sindacali, oltre all'obbligo di assumere personale sardo.