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Tasse: anche da Renzi sconti al Vaticano

  • Scritto da Effe_Pi

Città del VaticanoNemmeno il decreto appena pubblicato dal governo prevede il pagamento di Imu e Tasi per gli immobili utilizzati dalla chiesa cattolica, nemmeno come cliniche e scuole.

La crisi economica prevede sacrifici, ma come si sa non per tutti. Sembra infatti che nemmeno questa volta la chiesa cattolica sarà obbligata dallo stato italiano a pagare le tasse sugli immobili, come invece devono fare persone fisiche e società che hanno la proprietà di case ed altri edifici. Infatti, il governo Renzi, dopo le promesse di “cambiare verso” all’Italia, sembra non voglia cambiare proprio niente nel regime fiscale vantaggioso del Vaticano, visto che la chiesa non sarà tenuta a pagare Imu e Tasi.

La denuncia arriva dal capogruppo di SEL in Commissione Finanze, Giovanni Paglia, che commentando il decreto del ministero dell'Economia del 26 giugno scorso parla di “una vergogna. Non ci sono altre parole per definire il decreto con cui il Governo definisce il regime IMU e TASI per le attività svolte in immobili della Chiesa cattolica. Esenzione totale per le cliniche convenzionate, in un paese in cui una convenzione non si nega a nessuno, indipendentemente dalle tariffe richieste''.

Per il deputato di sinistra, ''Identico trattamento per le scuole private, a patto che le rette, al netto dei generosi contributi pubblici, non superino i 600 euro al mese. Sconti anche per le palestre, che - prosegue - naturalmente devono avere un trattamento diverso da quelle gestite da privati in immobili privati. Almeno abbiamo capito cosa si intende per no profit quando c'è di mezzo il Vaticano, alla faccia di trasparenza e uguaglianza delle
condizioni''.