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Crowdfunding immobiliare: guida alla nuova tendenza del mercato del mattone

  • Scritto da Effe_Pi

Negli ultimi anni si è diffusa in tutto il mondo la tendenza del crowdfunding immobiliare, Nata negli USA nel 2012 per ridare stabilità ad un mercato devastato dalla crisi del 2008.

 Ha riscosso nel tempo un grande successo che le ha consentito di superare i confini americani. Anche nel nostro Paese si sta pian piano diffondendo, ma è ancora un fenomeno giovane che in pochi conoscono. Fondamentalmente si tratta di una raccolta fondi che viene fatta all’interno di una collettività, diffusasi soprattutto grazie ad internet. Un insieme di individui, più o meno vasto, partecipa quindi al finanziamento di un progetto con piccole quantità di capitale. I soggetti coinvolti nel crowdfunding immobiliare sono tre: l’iniziatore del progetto, i sostenitori con il loro capitale e l’intermediario, che solitamente è una società che gestisce la piattaforma online in cui avvengono gli scambi, definita marketplace.

Questo sistema consente agli investitori, ovvero chi sostiene il progetto, di investire piccole somme in più progetti in modo tale da diversificare il proprio portafoglio. Inoltre non si deve avere una conoscenza accurata del mercato, né si deve passare per l’acquisto di proprietà. Essendo poi gestito interamente dalle società intermediarie, tutti i passaggi saranno disponibili in pochi click. Il crowdfunding immobiliare comunque non va certamente affrontato con superficialità, anche se appare “facile” in un primo momento. È infatti bene informarsi a fondo prima di investire i soldi e online si possono trovare diverse informazioni a riguardo.

Spicca ad esempio il portale Affari Miei che, tra le altre, offre una guida dettagliata ed esaustiva sul crowdfunding immobiliare. Dopo questa piccola introduzione possiamo analizzare più nello specifico questa formula di investimento. Ci sono quattro tipi di crowdfunding, che si differenziano tra di loro per diversi aspetti. Ad esempio c’è il donation crowdfunding, destinato alla raccolta di fondi per scopi culturali e benefici che non ha nessun ritorno economico per chi investe. Il rewards crowdfunding è simile al primo, ma in questo caso si ha una ricompensa che è un bene o un servizio. Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari, invece, il crowdfunding può essere equity based e lending based. Questi due, tra gli altri aspetti, di distinguono anche in base al rischio: maggiore nell’equity e minore nel lending, ma all’aumentare del pericolo aumentano anche i rendimenti ovviamente. Comunque il rischio è presente in ogni investimento, con la differenza che il mercato immobiliare è uno tra i più stabili e quindi tra i meno pericolosi. Sono dunque diversi i punti di forza del crowdfunding immobiliare. Tra questi troviamo la possibilità di diversificare gli investimenti, le piccole somme di denaro richiesto, oppure la totale digitalizzazione delle transizioni. Proprio grazie a queste caratteristiche siamo sicuri che negli anni a venire ne sentiremo ancora parlare.