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Troppo Napoli per questo Cagliari: 0-5 al Sant’Elia

  • Scritto da Effe_Pi

I rossoblù, travolti in casa dalla squadra di Sarri, mostrano i soliti difetti di mentalità e una fragilità eccessiva, anche se l’avversario stavolta non era alla loro portata.

Il Cagliari torna a prendere una goleada, questa volta in casa e ancora più pesante delle precedenti, cedendo di schianto dopo poco più di mezz’ora di “resistenza” contro il meccanismo perfetto del Napoli di Sarri, che superiore tecnicamente e tatticamente non ha lasciato scampo ai rossoblù, ai quali è stata riservata una pesante lezione, forse “favorita” da alcuni proclami non proprio opportuni della vigilia.
La difesa cagliaritana, che nelle ultime uscite aveva mostrato una certa quadratura (anche se non era mai riuscita a tenere la porta inviolata) ha ceduto di schianto al 34’ su una grande giocata di Mertens, favorita dall’ingenuità di Ceppitelli e dalla partenza in ritardo di Storari. Da lì in poi è stata una valanga, con il Cagliari che specie nella ripresa è sembrato un pugile suonato, mai in grado di reagire e succube di un avversario che oltre all’evidente superiorità è parso anche più combattivo.

Polemica su Rastelli ma la rosa è questa

Come sempre, dopo ognuno di questi pesanti rovesci, anche ieri si sono alzati in piedi tutti i critici di Rastelli, che vorrebbero l’esonero del tecnico campano. Partendo dal presupposto che l’allenatore ha sempre le sue responsabilità, e che il meccanismo perfetto costruito da Sarri ha reso ancora più evidenti le insufficienze del Cagliari, non si capisce in cosa potrebbe migliorare sensibilmente una squadra come quella sarda con un altro allenatore, visti gli uomini che ha a disposizione. Forse potrebbe essere più aggressiva, magari perdere 3-1 e non 5-0 partite come quella di ieri, ma cambierebbe poco la sostanza, visto che a differenza di quello che dicono alcuni tifosi, secondo i quali è meglio perdere 5 volte 1-0 che una volta 5-0, sarebbe molto meglio prendere una goleada ogni 5 partite e vincere le altre 4 di misura (magari ci si riuscisse sempre). Il Cagliari ha una rosa limitata come quantità e qualità, resa ancora più “povera” dagli infortuni e in particolare, prima ancora della difesa più battuta del campionato (37 gol subiti contro i 31 del Palermo, i 30 del Crotone e i 29 del Pescara, le ultime tre della classifica) è il centrocampo a latitare sia in fase di costruzione che (ancora più) di copertura, tra assenze (anche ieri Di Gennaro, oltre agli ormai “storici” Ionita e Joao Pedro) e prestazioni non all’altezza.

E ora due match point salvezza

Tra Barella, Padoin e Tachtsidis col Napoli è difficile scegliere il peggiore, e anche capitan Dessena non è sembrato quello dei giorni migliori. La difesa ha i suoi limiti, Storari appare incerto soprattutto nelle uscite, Ceppitelli e Alves ogni tanto si concedono distrazioni fatali e Isla e Pisacane fanno quello che possono, ma sulle fasce sono spesso lasciati in balia di avversari che fanno paura: è in primo luogo la copertura del centrocampo a latitare, e oltretutto le cose non migliorano quando si tratta di creare gioco. Nella prima mezz’ora, nonostante la sofferenza, il Cagliari ha avuto due o tre buone occasioni di ripartenza pericolose, ma Tachtsidis e soci non sono mai riusciti ad innescare Borriello e Sau.
Al di là dell’emotività di prendere 5 gol in casa in un “derby” che tale non era, i rossoblù hanno ora a disposizione due veri match point per staccare il biglietto della salvezza addirittura prima di Natale, altro che fallimento della stagione: sabato a Empoli c’è un altro scontro diretto, e giovedì 22 al Sant’Elia arriva il Sassuolo. Con almeno 4 punti la salvezza sarebbe davvero a un passo, poi si avrà tutto il tempo per decidere se Rastelli merita la conferma o meno.

Le pagelle di IteNovas.com

Is Mellus
Impossibile scegliere un migliore per una partita come quella di ieri

Aicci Aicci
Farias – l’unico che in attacco mostra vivacità e crea qualche pericolo, parte dalla panchina perché non in perfette condizioni, ma il Cagliari non può farne a meno

Isla – È cresciuto parecchio, non riesce mai a spingere ma tutto sommato sulla sua fascia si passa molto meno che altrove

Pisacane – Nel primo tempo tiene bene contro un avversario devastante come Callejon, salva sulla linea un gol fatto, poi crolla nella ripresa contro la valanga napoletana

Is Peus
Tachtsidis – Dovrebbe essere il regista ma non azzecca praticamente mai una giocata e non riesce nemmeno a far valere il suo fisico in copertura

Padoin – In avanti non si vede mai, e dietro lascia sempre solo Pisacane nell’uno contro uno contro avversari imprendibili

Ceppitelli – Partita da incubo contro Mertens che lo salta con una facilità sconcertante in almeno due dei suoi tre gol