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L’Italia spicca nella #MuseumWeek2016

  • Scritto da Effe_E

Cinque musei occupano le prime posizioni nella classifica dei più menzionati su Twitter.

da La Stampa

Sono stati 3.500, di cui 355 solo in Italia, i musei e gli enti culturali in tutto il mondo che hanno preso parte alla terza #MuseumWeek. Conclusasi il 3 aprile, la settimana che Twitter dedica all’arte e alla cultura ha registrato una partecipazione crescente di musei e pubblico: l’hashtag #MuseumWeek ha generato oltre 664 mila tweet, visti oltre 294 milioni di volte.

La terza edizione ha anche segnato un record per l’Italia: ben cinque musei occupano le prime posizioni nella classifica dei più menzionati durante la settimana, pubblicata sul sito ufficiale della #MuseumWeek. 

In particolare, l’account dell’area archeologica di Massaciuccoli romana (@MassaciuccoliRo) e il Museo Corona Arrubbia in Sardegna (@Coronarrubia) sono al primo e al secondo posto, davanti a istituzioni culturali del calibro del BritishMuseum (@britishmuseum) e del Louvre (@MuseeLouvre). Seguono il Museo Bergallo (@museobergallo), primo museo italiano di orologi da torre in Liguria, il Museo Tattile di Varese (@museotattile_VA) e il Museo Archeologico del Distretto Minerario Rio nell’Elba (@MuseoRioElba).

Numerosissimi anche i retweet delle foto esclusive e delle attività annunciate dai musei. Un successo che dimostra come, grazie alla potenza democratica di Twitter, anche realtà minori o insolite possano inserirsi nello stesso scenario di musei più noti e universalmente riconosciuti.

Tra i momenti che, nel corso della settimana, hanno calamitato l’attenzione degli utenti, si segnalano il tour degli Uffizi realizzato dal regista Giulio Base(@GiulioBase) in diretta Periscope; il saluto del ministro Dario Franceschini (@dariofrance); i topic della giornata annunciati dall’account del Mibact (@MiBACT).

Spazio anche alla creatività dei più piccoli, grazie a #TwLab, l’attività organizzata al Museo dei bambini di Milano (@MUBA_Milano) sabato 2 aprile: ispirata a Gianni Rodari e alla sua Insalata di Favole, ha coinvolto i bambini in una prova di scrittura creativa con lo scambio di papertweet per smontare e rimontare le favole più famose.