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Scrutini: in Sardegna il record di bocciati

  • Scritto da Effe_Pi

Classe scuolaNell'isola non hanno superato l'anno il 14,7% degli studenti delle superiori e il 5,1% di quelli delle scuole media: è la percentuale più alta d'Italia.

Alla Sardegna il triste record del maggior numero di bocciati agli scrutini scolastici di fine anno del 2014. Sia alle scuole superiori che alle medie, l’isola è la regione con più ragazzi che non hanno superato l’anno e dovranno ripetere: sarà una maggiore severità di insegnanti e commissioni oppure più “distrazione” da parte dei giovani sardi, ma sta di fatto che il 14,7% degli alunni delle superiori è stato bocciato, e anche il 5,1% dei ragazzi delle scuole medie. Sono le percentuali più alte d’Italia, visto che tra i diplomati le altre regioni “peggiori” sono la Campania (11,5% di bocciati) e la Sicilia (11%), mentre per quanto riguarda le medie inferiori la Sardegna vede dietro di sé il 4,7% della Sicilia e il 4,2% di Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

A livello italiano all'esame di maturità è stato ammesso il 95,8% dei candidati. Ha poi superato le prove il 99,2% dei ragazzi (era il 99,1% nel 2013). Oltre 3.400 maturandi hanno portato a casa una lode (0,8% del totale, erano lo 0,7% nel 2013). La maggior parte dei 'super bravi' ha sostenuto l'esame in Puglia (700 i 100 e lode), seguono Campania (408), Sicilia (356) e Lazio (348). I voti più alti li portano a casa i ragazzi dei Licei: in questa tipologia di percorso si concentra l'1,5% delle lodi, il 7% dei 100, il 10,5% dei voti fra 91 e 99, il 22% dei voti fra 81 e 90. La fascia di voti fra 61 e 70 è più presente nell'istruzione tecnica e professionale, così come la sufficienza secca.

La maggior parte dei non ammessi all’anno successivo è negli Istituti professionali (16%), seguono Istituti tecnici (12,3%) e Licei (5,1%). Stabili al 25,9% le sospensioni di giudizio (29,8% nei Tecnici, 28,4% nei Professionali, 22,1% nei Licei). Più promossi fra i liceali (72,7%), seguono Istituti tecnici (57,9%) e Istituti professionali (55,5%). A livello territoriale la percentuale più alta di promossi si registra in Umbria (71,1%), Puglia (71%), Calabria (69,8%). Si sfiora il 30% di sospensioni di giudizio in Lombardia (28,7%) e Toscana (28,4%).