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Immatricolazioni ancora in calo a Cagliari: quali sono i motivi

  • Scritto da Effe_Pi

Continua il calo delle immatricolati all’Università anche in Sardegna: a Cagliari i numeri diminuiscono, con ben 1000 iscrizioni in meno rispetto all'anno accademico 2020/2021.

Cagliari registra infatti un decremento allarmante: nel 2022 le immatricolazioni sono state 3.300, contro le 4.306 nel 2020.

Il calo di iscrizioni non riguarda però solo la regione, ma è esteso a fenomeno nazionale: vediamo quali sono i fattori che incidono maggiormente su questo fenomeno.

Calo demografico: nel 2050 il 52% della Regione sarà pensionata

Uno dei fattori che ha il peso maggiore per quanto riguarda il minor numero di immatricolazioni è il calo demografico. I dati Istat rivelano nella Regione un tasso di fecondità inferiore rispetto al resto della Nazione: in Sardegna la popolazione in età da lavoro (15-64 anni) sarà al 48% nel 2050, mentre nel resto d’Italia non sarà inferiore al 53%.

Il rapporto presentato da Roberto Torrini fa emergere il divario sempre più importante che si sta creando tra Nord e Sud del Paese in termini di disponibilità di risorse umane: nell'area settentrionale in calo può definirsi "contenuto" a -10%, mentre è più che doppio per il Mezzogiorno, con un -25%. Le prime ondate di questo fenomeno si avvertono già nell’istruzione.

Caro affitti insostenibile per il 42% degli studenti

I fattori economici, che gravano soprattutto sui fuorisede, costituiscono il secondo fattore. Basti pensare che il solo caro-affitti proibitivo crea difficoltà al 42% degli studenti, con 2 studenti fuorisede su 4 che nel corso dell'ultimo anno hanno deciso di cambiare appartamento causa aumento dell'affitto.

Secondo un’indagine condotta da Skuola.net, all'inizio dell'anno accademico solo la metà degli studenti fuorisede ha dichiarato di aver trovato alloggio mentre l'altra metà degli studenti dichiara di non aver trovato una soluzione in linea con il proprio budget (36%) o di aver trovato solo proposte sconvenienti (33%).

Ciò ha concorso al boom delle università in versione online, un fenomeno prodotto anche grazie alla rivalutazione dell'e-learning a seguito dell’emergenza pandemica. Al contrario di quanto accadeva in passato, al giorno d’oggi sono sempre di più gli studenti che scelgono una delle migliori università italiane telematiche per completare i loro studi. Riconosciute dal MIUR, questi atenei offrono tutti i benefici della modalità a distanza, quali tempi rapidi di accreditamento degli esami, risparmio per mezzi di trasporto (pubblici o privati) e affitto.

Ritorno della modalità in presenza

Il boom delle telematiche e il calo delle immatricolazioni presso atenei fisici è stato prodotto anche dall’incapacità delle università tradizionali di trattenere gli studenti, per il ritorno tassativo alla modalità in presenza e per la presenza di strutture non adeguate. Si pensi allo spiacevole incidente che ha reso protagonista proprio l’Università di Cagliari a inizio anno accademico, con il crollo dell'Aula Magna a causa della mancata manutenzione dell’immobile.

Il ritorno alla modalità presenziale non è stato ben accolto da tutti gli studenti, ormai abituati al comfort dello smart. Le nuove generazioni, particolarmente legate alla tecnologia rispetto alle precedenti, preferiscono la modalità da remoto.

Foto | Cristiano Cani | Lcc