IN Breve

Alluvione: donna truffa un pensionato e si fa dare 200mila euro

  • Scritto da Effe_Pi

È successo ad Olbia dove la 46enne, poi arrestata, si era spacciata per vittima del ciclone Cleopatra, intanto è iniziato a Nuoro il processo per i morti del 2013.

A distanza di quasi 4 anni dall’evento, continua lo sciacallaggio intorno all’alluvione in Sardegna del 2013: stavolta, protagonista è stata una donna di 46 anni che a Olbia ha truffato un anziano, riuscendo a farsi dare ben 200mila euro, dopo avergli raccontato che a seguito dell’evento meteo estremo era rimasta vedova e in attesa di indennizzi per i danni subiti. L’uomo è stato raggirato con un cumulo di bugie, finché scoperta la storia la donna è stata arrestata dalla Polizia del capoluogo gallurese, con l'accusa di truffa continuata e pluriaggravata ai danni di un pensionato, dal quale era riuscita a farsi dare somme ingenti nel corso degli ultimi tre anni. È stato proprio l'anziano, insospettito dalle sempre più frequenti e insistenti richieste, a rivolgersi agli agenti del commissariato di Olbia.

LEGGI ANCHE: Musica: arriva il disco solidale per l'alluvione

La donna gli raccontava che avrebbe restituito i soldi una volta incassati gli indennizzi che le sarebbero spettati per i danni subiti in occasione del ciclone Cleopatra in Sardegna. Per incastrarla gli inquirenti hanno organizzato una trappola con la complicità della vittima: all'ultimo incontro tra i due, concordato nel centro di Olbia, il truffato ha prelevato il denaro e gliel'ha consegnato, ma alla scena, stavolta, hanno assistito i poliziotti. Come emerso dai successivi accertamenti, la sedicente alluvionata non solo non era mai stata vittima del disastro del 2014, ma aveva fornito false generalità e non era nemmeno vedova. Gli agenti l'hanno accompagnata agli arresti domiciliari in attesa della convalida dell'arresto.
Intanto si è aperto a Nuoro, ma è stato subito rinviato al 5 luglio per problemi di notifiche ad alcuni imputati, il maxi processo per la morte dell'agente di Polizia Luca Tanzi e della pensionata Maria Frigiolini, entrambi uccisi dal passaggio devastante del ciclone Cleopatra. Tanzi venne inghiottito con l'auto nel crollo del ponte di Oloè, sulla provinciale Oliena-Dorgali, l'anziana invece rimase intrappolata in casa dall'esondazione della diga di Maccheronis.

Sono 68 gli imputati alla sbarra, fra amministratori locali, tecnici e dirigenti della Provincia di Nuoro, dell'Ente Foreste e del Corpo Forestale: 30 dovranno rispondere della morte dell'agente e 38 di quella dell'anziana. Alcuni degli imputati sono comuni ai due tronconi di inchiesta. Si tratta di Roberto Deriu, ex presidente della Provincia, Carlo Masnata, ex direttore generale del Corpo Forestale, Gavino Diana, all'epoca comandante provinciale del Corpo Forestale, degli ex assessori provinciali Franco Corosu e Paolo Porcu, il responsabile della Protezione civile Paolo Marras. Sotto processo anche i dirigenti provinciali Antonio Gaddeo, Mario Viola, Giovanni Deiana, Giovanni Pirisi, Maria Lucia Fraghì e Sebastiano Bussalai. In aula per la prima udienza erano presenti solo alcuni tecnici, ma nessun amministratore pubblico né dirigenti di enti.

Foto | Cristiano Cani su Flickr