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Peste suina, si riducono i comuni sardi sottoposti a restrizioni

La decisione della Commissione Europea, solo 12 i centri dove restano in vigore le prescrizioni più importanti.

Si riducono ulteriormente i confini sulla mappa delle aree dell'Isola ancora sottoposte a restrizioni per la Peste suina africana. La decisione è stata presa oggi a Bruxelles dal comitato degli Stati membri, con il via libera alla nuova proposta della Commissione europea che, di fatto, ridefinisce la geografia delle tre zone sottoposte a restrizioni in Sardegna, incrementando ulteriormente le aree non soggette ad alcun vincolo.

Nello specifico le aree libere da restrizioni (nella cosiddetta zona zero) passano dal 42% al 60%, interessando 239 Comuni – come annunciato dal presidente della Regione, Christian Solinas. Si riducono invece le aree sottoposte a vincoli. In particolare la zona 2 (la zona di restrizione del selvatico) passa da 76 a 56 Comuni. Inoltre è stata decisa una sensibile rimodulazione anche per la zona 3, dove sono ancora vigenti le prescrizioni più forti, che passa così da 21 a 12 Comuni.

Formalmente le modifiche saranno adottate con la pubblicazione, nei prossimi giorni, dell'aggiornamento nella Gazzetta europea. Una decisione, quella votata oggi, che modifica quanto stabilito sempre a Bruxelles il 15 dicembre. Una prima tappa, quella odierna, nel nuovo percorso tracciato ad aprile in occasione del tavolo tra Unità di progetto regionale, Ministero della Salute e Commissione europea, riunito per fare il punto sulle misure adottate in Sardegna in prospettiva di una definitiva rimozione dei vincoli ancora presenti dopo la decisione che, alla fine del 2022, ha sancito la rimozione del divieto totale sulla movimentazione dei suini e dei prodotti suinicoli fuori dal territorio regionale, embargo rimasto in vigore per undici anni.

Foto | Michela Simoncini su Flickr