Si scava al Pische, scoperta una torre nuragica

Importante ritrovamento dagli ultimi scavi che sono stati effettuati a Nurachi, emerso il paramento murario esterno di una struttura con 14 metri di diametro.

Gli ultimi scavi archeologici nell'area del nuraghe Pische, a Nurachi, hanno riportato alla luce il paramento murario esterno di una struttura circolare di grandi dimensioni, circa 14 metri di diametro, riconducibile a una torre nuragica in basalto. Le indagini archeologiche si sono concentrate attorno alle due torrette dell'acqua che si trovano lungo la via Nuraghe, nel centro storico, per rintracciare resti di strutture superstiti e accertare che pochi blocchi, affioranti al limite della strada, fossero realmente i resti del Nuraghe Pische.   

Le campagne d'indagine del progetto 'Pischendi', finanziato dal Comune e dalla Fondazione di Sardegna per il periodo 2021-2022 e diretto dalla Soprintendenza archeologica, hanno dimostrato l'esistenza di importanti porzioni di un edificio nuragico ancora conservate attorno al bacino idrico realizzato sul sito negli anni Venti.   

Del 'Nuraghe Pische', attorno al quale si sarebbe formato il nucleo originario della comunità, si aveva notizia solo dalle pagine di Vittorio Angius e del cavaliere Alfonso La Marmora che riportavano la presenza, nella chiesa parrocchiale, di un rilievo litico in cui erano rappresentati un pesce e un nuraghe, assieme ad un'iscrizione che ricordava come i due elementi fossero all'origine del nome di Nurachi. Gli scavi sono cominciati nel 2021, all'inizio solo con risorse del Comune e poi l'anno successivo col contributo della Fondazione di Sardegna. Le ricerche, che ora potrebbero essere ampliate, sono partite da indizi provenienti da fonti scritte e da pochi residui di muratura emergenti lungo una strada del centro storico di Nurachi.