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Dal Costa Rica i primi soldi per l’isola degli studenti

  • Scritto da Effe_E

In migliaia pronti a sostenere il progetto della scuola di Mosso per salvare Budelli.

Da La Stampa

MATTEO PRIA

Arriva direttamente dal Costa Rica la prima donazione ufficiale della campagna «Non si s-Budelli l’Italia», lanciata dai ragazzi della scuola media di Mosso per acquistare l’isola di Budelli in Sardegna e farla rimanere un paradiso naturale. Livio Nencioni è il primo donatore ufficiale della campagna. Ha mandato 50,30 euro tramite Western Union dall’America centrale. Ma a scuola stanno arrivando buste con soldi anche dal Biellese.

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Tutto ovviamente verrà rendicontato a dovere. Nel frattempo si sta allestendo la campagna di crowdfunding con «Produzioni Dal Basso»: ci vorrà ancora qualche giorno per entrare nel vivo ma sono migliaia le persone pronte a dare il proprio contributo. E non si tratta soltanto di 5 centesimi a testa. Come nel caso di Livio Nencioni ci sono persone pronte a dare molto di più. Nel frattempo è stato trovato anche il testimonial: si tratta di Massimo Giletti, biellese di nascita e romano d’adozione da anni. Si è detto pronto a diffondere la campagna promossa dalla scuola media di Mosso contribuendo anche a fornire gli aggiornamenti in tv nel programma «L’Arena». «Grazie all’interessamento dell’amico Max Zegna - racconta Giletti - ho subito preso a cuore questa storia e l’ho voluta far conoscere al mio pubblico». Ne ha parlato per la prima volta domenica durante il suo format. «Tantissimi amici e personaggi dello spettacolo mi hanno chiamato – riprende -. Stiamo pensando di coinvolgere la Nazionale cantanti per poter organizzare una partita del cuore e una parte del ricavato sarà destinato appunto alla causa di Budelli». Già personaggi del calibro di Raul Bova ed Eros Ramazzotti hanno dato la propria disponibilità. Insomma tutto il mondo sta parlando di Budelli e degli studenti di Mosso. Ma non si sentono le istituzioni: «Quella dei ragazzi della scuola media è un’idea geniale – aggiunge Giletti -. Però è vero che non ho visto reazioni da parte delle istituzioni, che in fondo dovrebbero pensare a salvare il patrimonio ambientale e culturale dell’Italia». Per ora ci ha pensato la seconda media di Mosso.