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Olbia: il San Raffaele agli emiri del Qatar

  • Scritto da Effe_Pi

San Raffaele OlbiaL'ospedale incompleto passerà agli sceicchi arabi dopo un memorandum con la regione: ProgReS contraria.

Sarà la Qatar Foundation degli emiri arabi a completare l’ospedale San Raffaele di Olbia, rimasto a metà dopo il fallimento del gruppo guidato dal defunto don Verzé. È di oggi, infatti, la notizia della firma di un memorandum d’intesa siglato dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, dall'amministratore delegato della Qatar Foundation, Rashid Fahad Al Naimi, e dal presidente dell'ospedale Bambino Gesù, Giuseppe Profiti. La stipula di questo accordo è stata definita dal governatore sardo "un primo sigillo formale alla volontà di realizzare in Sardegna una struttura sanitaria di eccellenza".

Ma non tutti sono convinti della bontà di quest’idea: infatti, al di la del coinvolgimento degli arabi in alcuni recenti scandali in Costa Smeralda, il problema sarebbe che un gruppo privato, per di più straniero, diventerebbe proprietario delle convenzioni che il Sistema sanitario pubblico ha stipulato col San Raffaele. In particolare, i dubbi arrivano dagli indipendentisti di ProgReS Progetu Repùblica, che esprimono “viva preoccupazione per il destino dell’ospedale”. L’ipotesi dell’acquisto da parte degli sceicchi sarebbe “assai discutibile”, perché ci si troverebbe di fronte al paradosso “di un soggetto privato che crea utili tramite le convenzioni stipulate in Sardegna ma versa i tributi al di fuori dell’Isola. Un nuovo modello di colonialismo sanitario che non ci piace”.

ProgReS invece ritiene che dovrebbe essere la Regione Sardegna “a farsi carico del problema e intervenire”, in particolare occorre acquisire la struttura, “predisporre un piano regionale che dia certezze al San Raffaele sia sul piano dell’accreditamento che dei posti letto e sul budget, e solo a quel punto potrà mettere sul mercato il San Raffaele, senza svendite o regali”. Gli indipendentisti invitano a guardare all’esempio “dell’ospedale C.O.Q. di Omegna per attivare una sperimentazione gestionale ex art. 9 bis del Dlg 502/92: una società mista pubblico-privata che gestisca la struttura garantendo al tempo stesso elevati standard gestionali e impedendo un processo di rapina a danno dei sardi”.