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Fluorsid, niente inquinamento a Santa Gilla

Buone notizie dal monitoraggio di Arpas sull’area umida alle porte di Cagliari, dopo i timori suscitati dall’inchiesta in corso sulla società con stabilimento ad Assemini.

Non c’è un allarme inquinamento relativo allo stagno di Santa Gilla, nemmeno legato al caso Fluosid che ha tenuto banco negli ultimi tempi in Sardegna. Lo ha assicurato il governatore Francesco Pigliaru ai sindaci dei Comuni interessati, diffondendo i dati dei monitoraggi: la presenza di inquinanti è nella norma, quindi se anche Fluorsid avesse scaricato materiali inquinanti, l'acqua, l'aria e il suolo di Santa Gilla e Macchiareddu non sembrano averne risentito.
Dopo quasi un mese di analisi e campionamenti si è quindi giunti alla conclusione che le aree non sono compromesse. Questo almeno è ciò che dicono i risultati dell’attività di monitoraggio straordinario dell'Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna), che rientrava tra le azioni promosse dal Tavolo tecnico permanente convocato dalla presidenza della Regione, proprio in coincidenza con l'indagine su Fluorsid. In tutto sono state utilizzate ventiquattro stazioni di rilevamento: sono stati rilevati superamenti della soglia di contaminazione per sostanze come piombo, zinco e mercurio nelle acque superficiali, mentre nelle acque sotterranee, sono superiori alla soglia le quantità di fluoruri, solfati, metalli e composti organici. I risultati restano però invariati rispetto a quelli che erano stati rilevati negli anni precedenti.