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Paranormale in Sardegna tra tradizione e tecnologia

  • Scritto da Effe_Pi

Nell'isola ancora sono molto diffuse le antiche credenze e superstizioni, e anche in tempi di tecnologie avanzate non si trova quasi nessuno che non sia stato mai coinvolto da "frastimmusu" e "pindacciusu".

Di Manuel Muscas

Chi di voi non si è guardato alle spalle in una strada buia? Chi di voi non ha mai avuto un orrendo braccialetto verde anti-malocchio?
La Sardegna del 2016 appare, anche nella realtà maggiormente isolate, al passo con il mondo,  tra wi-fi e start-up dilaganti; tuttavia il mondo del paranormale e del mistero legato a  tradizioni arcaiche fanno ancora parte della vita comune dei sardi.
Gran parte della popolazione ha anche solo inconsciamente qualche dubbio che riguarda storie tramandate per tradizione orale tra gli abitanti del proprio paese, e ci si è sempre interrogati, sin da bambini, se la storie di «paura»  raccontate nelle lunghe e afose notti d'estate corrispondessero alla realtà. Quanti sono i ragazzi di paesi dell’isola che hanno pensato, senza mai trovare la forza, di entrare nella casa del signore che faceva le sedute spiritiche negli anni ‘20?

Il campo delle maledizioni e dei “frastimmusu” fa parte  della nostra storia, delle nostre tradizioni: in ogni paese, cittadina o città vera e propria che sia, se avete le giuste conoscenze potrete trovare la signora che con dell'acqua e altre «pozioni e formule magiche», riuscirà chissà a levarvi quel mal di testa che magari  è causato dal forte maestrale. La difficoltà di scindere la Sardegna da ciò che non è spiegabile è testimoniata anche dai racconti che circolano tra gli universitari, che si ergono a massimi rappresentanti della razionalità regionale: c'è infatti chi giura di aver visto bambine di bianco vestite dondolarsi in un angolo della stanza presa in affitto, chi invece assicura agli increduli interlocutori di aver visto scritte luminose apparire sul muro di fronte al letto.
Parecchi scrittori sardi si sono interessati recentemente a fenomeni simili, c'è chi ha raccolto testimonianze, racconti e leggende chi invece come Salvatore Niffoi ne ha permeato i suoi romanzi, e forse proprio in queste piccole cose sta il maggior fascino di un popolo che sembra appartenere ad un’altra epoca.