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Canapa, al via la coltivazione nelle aree inquinate del Sulcis

  • Scritto da Maris Matteucci

La Sardegna apre alla coltivazione della canapa. L'obiettivo è quello di bonificare alcune aree industriali fortemente inquinate, nella zona del Sulcis

La Sardegna apre alla coltivazione della canapa: prende il via il progetto firmato dalla Agenzia Agris, alla quale l'assessorato all'Agricoltura ha affidato la sperimentazione che ha come obiettivo quello di "salvare" alcune aree delle zone industriali del Sulcis-Iglesiente considerate fortemente inquinate, riqualificandole negli anni.

Il progetto avrà una durata di tre anni e l'Agenzia Agris avrà a disposizione 150mila euro all'anno da investire per la coltivazione delle tante aree a rischio. Aree che per molti anni si sono piegate alle industrie e che adesso versano in condizioni davvero deplorevoli. E allora, per tornare a poterne sfruttare le potenzialità, ecco che la Regione Sardegna ha pensato di affidarsi alla coltivazione della canapa. Moltissimi sono infatti i suoi gli impieghi. Tra le tante proprietà riconosciute, ne ha una particolarmente importante: assorbe dal terreno sostanze altamente inquinanti come i metalli pesanti. Coltivandola, insomma, si cerca di raggiungere un duplice obiettivo: bonificare i terreni inquinati e riavviare la filiera produttiva nelle aree industriali a rischio.

Il progetto è ambizioso e sarà presentato lunedì prossimo 13 febbraio, alle 14.30, a Carbonia nella sala Argea di via Lucania. Il responsabile del progetto, Gian Luca Carboni, ha sottolineato i vantaggi della coltivazione della canapa. "E' una pianta che ha 25mila diversi tipi di utilizzo (fibre naturali, materiali per la bioedilizia, prodotti alimentari, biocarburanti, lubrificanti industriali, carta etc.) e, allo stesso tempo, rappresenta un'opportunità unica per aree ormai compromesse come quelle del Sulcis. La sperimentazione servirà a testare la sua capacità di assorbire dal terreno sostanze altamente inquinanti come i metalli pesanti e il grado di accumulo delle stesse da parte della pianta".

 Gli agricoltori che prenderanno parte al progetto avranno un indennizzo di 1500 euro a ettaro. Verranno messi a dimora semi di "cannabis sativa", ovvero una varietà di canapa che contiene il principio attivo (Thc) depotenziato (0,6%).

Foto | Pixabay