IN Breve

Trichinella, è di nuovo allarme ad Orgosolo

  • Scritto da Alba

Una volpe investita da un’auto è stata sottoposta agli esami parassitologici del caso ed è risultata positiva al parassita della Trichinella. Immediate le reazioni e i consigli forniti alla popolazione dall’Istituto zooprofilattico di Nuoro.

La Trichinella torna a spaventare l’isola. A seguito di un incidente ad Orgosolo, in località Locoe, verso l’agro di Nuoro e Oliena, è stato rinvenuto il corpo di una volpe. L’Istituto zooprofilattico di Nuoro (Izs) ha disposto gli esami sul corpo dell’animale trovandolo positivo alla trinchella. Il problema è che non si tratta di una novità, infatti tra volpi e cinghiali nella zona di Orgosolo, questo parassita è molto diffuso. La vera anomalia è che il rinvenimento dell’animale è avvenuto lontano dalle zone in cui erano stati segnalati altri animali positivi.

LEGGI ANCHE | Malattie animali, accordo tra Corsica e Sardegna per maggiore tutela

Allarme Trichinella, le raccomandazioni delle Regione

Il direttore dell’Izs ha spiegato che il parassita non soltanto è ancora presente nella zona ma è anche in movimento per cui bisogna evitare di consumare carni non controllate. Bisogna al contrario preferire il consumo di carni certificate e sicure, sopratutto suine. Nel caso in cui i cittadini trovassero degli animali morti lungo le strade o in campagna, sono invitati a segnalarlo. Una raccomandazione particolare è stata rivolta a turisti e visitatori dell’isola: prima di comprare prodotti artigianali o pseudo tali è meglio essere certi che non siano nocivi. Il che vuol dire che è meglio tenersi alla larga dalle macellazioni domestiche o dalle lavorazioni che escludono la presenza di un veterinario in grado di accertare la bontà delle carni.
La Trichinella, in Sardegna, è presente da oltre 10 anni. Finora 19 persone sono finite in ospedale, sempre nella zona di Orgosolo. I primi focolai dell’infestazione furono dovuti al consumo di insaccati freschi legati a suini macellati in maniera non controllata.

Foto | Loz Pycock su Flickr