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Sardegna Uno: l'editore licenzia 13 lavoratori

  • Scritto da Effe_Pi

Giornalisti precariLa proprietà rinuncia alla metà di giornalisti e tecnici, dopo una lunga crisi: protestano Fnsi e candidati alla regione.

Dopo scioperi e proteste, a Sardegna Uno arrivano, com'era purtroppo prevedibile, anche i licenziamenti. E' di oggi infatti la notizia che l'emittente isolana, oggi proprietà cui è stata ceduta di recente da Giorgio Mazzella, rinuncerà a ben 13 lavoratori, praticamente la metà dei suoi dipendenti. Vittima delle decisioni dell'editore saranno cinque giornalisti, quattro tecnici della messa in onda, due dell'area produzioni, uno dell'area tecnica e un amministrativo. L'emittente si troverà quindi letteralmente dimezzata, secondo un copione già visto fin troppe volte negli ultimi anni in Sardegna e in Italia, dove i media tradizionali sono da tempo in grande crisi, e i primi a pagarne le conseguenze sono sempre giornalisti e altri lavoratori del settore. Sull'emittente regionale hanno preso posizione numerosi esponenti politici e il sindacato dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa (Fnsi).

"La crisi di Sardegna Uno sta precipitando - dice una nota del sindacato - Federazione Nazionale della Stampa e Associazione della Stampa Sarda respingono con fermezza tutti i licenziamenti e denunciano un atteggiamento aziendale che ancora una volta scarica sui lavoratori il peso di una gestione inadeguata, nonostante i rilevanti contributi pubblici regionali e statali incassati sotto varie forme. I lavoratori di Sardegna Uno hanno subìto per due anni il Contratto di solidarietà che ha ridotto il loro stipendio del 33%. Ma neppure questo è bastato. Anzi si sono dovuti rivolgere alla magistratura per il mancato versamento dei contributi al Fondo integrativo ed ora è in corso una indagine della Procura della Repubblica".

Sulla vertenza sono intervenuti anche alcuni dei candidati alla presidenza della regione, che si giocheranno la carica il prossimo 16 febbraio: Francesco Pigliaru, del centrosinistra, ha espresso "solidarietà ai lavoratori di Sardegna Uno" aggiungendo che "non è accettabile che si spenga così una voce". Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha chiesto il blocco immediato dei 13 licenziamenti: "siamo pronti ad un confronto a tutto campo ma la precondizione è che si proceda a 'bocce ferme', ritirando i provvedimenti annunciati stamane", ha detto Cappellacci.