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Dalla Sardegna mille pecore donate ai pastori umbri dopo il terremoto

  • Scritto da Maris Matteucci

Quasi mille pecore partiranno dalla Sardegna per raggiungere il paesino di Cascia: lì saranno "donate" ai pastori umbri...

Quasi mille pecore donate dai pastori sardi a quelli umbri che, con l'ultimo terremoto, hanno perso tutto. E' questa l'iniziativa annunciata dalla Coldiretti e che nasce da una idea di Gigi Sanna, socio Coldiretti e anima del gruppo musicale Istentales. E così domenica 2 aprile dalle ore 9, in Parco di Villa Adele Località Molinella, un gregge di quasi mille pecore sarà consegnato a Cascia in provincia di Perugia. E lungo le strade del piccolo paesino umbro avrà subito luogo la transumanza per Piazzale Papa Leone XIII dove, dopo la benedizione, le pecore saranno consegnate a decine di pastori umbri. Un modo per mostrare solidarietà a chi, per cause di forza maggiore, ha perso tutto e allo stesso tempo donare speranza per il futuro. La cerimonia di consegna punterà sulla riscoperta dell'antica tradizione agropastorale della "paradura" con la quale vengono di solito offerte in dono una o più pecore a chi cade in disgrazia per risollevarne le sorti.

BRIATORE SUI SARDI: NIENTE TURISMO, SONO PASTORI

E' questo il caso dei tanti pastori umbri che, grazie ai colleghi sardi, potranno ripartire con il lavoro dopo mesi di stop forzato. Ad accompagnare la delegazione di pastori sardi in Umbria ci saranno il presidente della Coldiretti Battista Cualbu ed il direttore Luca Saba, pronti a mostrare la loro solidarietà ai pastori umbri. L'iniziativa, come specifica la stessa Coldiretti, "è stata tradotta dall'azione sinergica delle federazioni della Coldiretti della Sardegna per aiutare a ripartire un territorio ferito a prevalente indirizzo agricolo con una significativa presenza di allevamenti che è importante sostenere concretamente affinché la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell'economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo". Un modo concreto dunque per aiutare chi ha più bisogno e chi si è visto portare via tutto, compreso il lavoro, con l'ultimo terremoto che ha colpito la parte centrale dell'Italia.

Photo | Pixabay