IN Breve

Il Cammino di Santa Barbara nell'Atlante digitale del Mibact

È stato inserito tra i Cammini d'Italia sul portale dedicato del Mibact. Uno straordinario risultato per la Sardegna e per i territori del guspinese e Sulcis, secondo l’assessore Argiolas.

Il Cammino minerario di Santa Barbara è stato inserito nel primo elenco dell’Atlante digitale dei Cammini italiani voluto dal Ministero dei Beni Culturali e fa parte dei percorsi citati all’interno del portale Cammini d’Italia (www.camminiditalia.it). Quello di Santa Barbara è un itinerario storico, archeologico, culturale, naturalistico e religioso che segue gli antichi sentieri minerari, cioè le strade che i minatori utilizzavano per andare a lavorare, le mulattiere e le vie ferroviarie per il trasporto dei minerali ormai dismesse. Un percorso che si snoda per 400 km circa tra Sulcis Iglesiente e Guspinese, che copre anche una buona parte del Parco geominerario e che attraversa luoghi di culto e chiese dedicate alla Santa patrona dei minatori nel grande bacino minerario. Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio ha definito l’evento “uno straordinario risultato per i territori coinvolti, Sulcis Iglesiente e Guspinese, e una grande occasione di sviluppo turistico per la Sardegna tutta”. Ha poi ribadito l’impegno della Regione che ha affiancato e sostenuto le comunità coinvolte nel percorso di nascita del Cammino, mentre l’Assessorato del Turismo ha avuto il ruolo di coordinamento e di visione strategica.
LEGGI ANCHE | Mont'e Prama entra tra i grandi musei nazionali

“Ma il ruolo chiave” – ha continuato Argiolas – “è quello delle comunità, perché è ormai indispensabile che sappiano lavorare in rete, costruire modelli di governance e mettere a punto un prodotto turistico sostenibile e strutturato, capace di attrarre visitatori in tutto l’arco dell’anno”. Un esempio, quello del Cammino di Santa Barbara, di progetti che partono dal basso e riescono a coinvolgere le imprese e le migliori energie dei territori. Secondo l’assessore Argiolas, quella di Santa Barbara è un’esperienza pilota che potrà servire in futuro per strutturare altri cammini religiosi in Sardegna, puntando a creare una domanda turistica di qualità, incentrata sul benessere, destagionalizzata, che punti a valorizzare l’ospitalità sarda ma anche le produzioni enogastronomiche e le identità culturali sarde e locali.

La promozione del Cammino e dell’itinerario ad esso legato è stata affidata alla Fondazione di partecipazione del Cammino, istituita nel dicembre 2016, alla quale partecipano 21 Comuni del territorio (Arbus, Buggerru, Carbonia, Fluminimaggiore, Gonnesa, Giba, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Sant'Antioco, Santadi,
Tratalias, Villacidro, Villamassargia, Villaperuccio). Il presidente della Fondazione, Giampiero Pinna, ha realizzato una guida sul Cammino disponibile in libreria dalla scorsa primavera.

Foto | Sito del Cammino di Santa Barbara