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Einstein Telescope, Confindustria contro i vincoli

  • Scritto da Effe_Pi

All'associazione di categoria delle imprese non piacciono le limitazioni alle attività economiche che sono previste nella zona intorno a Lula, dove dovrebbe sorgere il telescopio.

L’ipotesi che venga costruito il telescopio europeo Einstein nella zona di Lula potrebbe essere un grande viatico per il futuro di questa zona della Sardegna e di tutta l’isola, anche dal punto di vista economico, ma prevede per il territorio una serie di vincoli che sembrano non piacere alle associazioni di categoria delle imprese. Così Confindustria Sardegna centrale esprime preoccupazione per l'ampiezza dell'area di protezione prevista dal decreto Pnrr attorno alla miniera di Sos Enattos a Lula, per favorire il progetto dell'Einstein Telescope. Il riferimento e' alla legge n. 41/2023 di conversione del Decreto Pnrr come modificato in sede di approvazione in Senato, pubblicato lo scorso 21 aprile in Gazzetta Ufficiale.

Per consentire la realizzazione e il pieno funzionamento dell'infrastruttura di ricerca, in una vasta area compresa tra Nuoro, Benetutti, Pattada, Buddusò, Alà dei Sardi, Torpé, Siniscola, Dorgali, Galtelli' e Oliena, sarà soggetta a più complesse procedure abilitative una serie di attività produttive; tra queste la costruzione di strade e ferrovie, la produzione di energia elettrica, l'estrazione di minerali da cave e miniere, tutte le attività connesse alla produzione di cemento, calce e gesso, e le attività di taglio, modellatura e finitura di pietre.  Il provvedimento prevede che d'ora in avanti le nuove autorizzazioni all'esercizio delle attività citate saranno rilasciate dalle amministrazioni competenti di concerto con il ministero dell'Università e della ricerca sentito l'Istituto nazionale di fisica nucleare, evidenzia l'associazione degli industriali del Nuorese e Ogliastra. Tra i 20 Comuni interessati anche Bitti, Irgoli, Loculi, Lodé, Lula, Nule, Onani', Orune, Osidda e Padru.

"Non capiamo tuttavia come mai, in vista della realizzazione dell'infrastruttura, sia stata delimitata attorno alla miniera di Sos Enattos, già oggi scarsamente antropizzata e infrastrutturata, un'area di protezione così vasta, che risulta notevolmente più estesa rispetto a quanto si sta facendo nel sito concorrente in Olanda a Limburgo peraltro già fortemente industrializzato", osserva Confindustria Sardegna centrale. "Ci chiediamo anche perché scelte di questo tipo siano state prese nel silenzio più totale senza alcuna informazione e coinvolgimento delle comunità e delle istituzioni locali andando a impattare su un tessuto produttivo e industriale fortemente in difficoltà.E' preoccupante che questo provvedimento vada a limitare in prospettiva settori strategici importanti quali quello estrattivo, di marmo, cemento e pietre ornamentali comprese le attivita' manifatturiere collegate".

"Ci chiediamo che cosa accadrà nel nostro territorio per i nuovi impianti di produzione di energia elettrica che dovranno tutti attendere l'ok del Ministero e dell'Infn", spiegano gli industriali. "Per non parlare delle infrastrutture con la provincia meno infrastrutturata d'Italia che rischia di trovare ulteriori limiti alla possibilità di interventi strategici, comprese opere di riqualificazione e ampliamento riguardanti strade e ferrovie anche a Nuoro città capoluogo". Confindustria Sardegna Centrale auspica "interventi correttivi al provvedimento in sede legislativa" e sollecita "un confronto tra i rappresentanti del mondo politico e scientifico e le forze economiche e produttive, al fine di evitare che norme cosi' impattanti per il tessuto produttivo locale siano scoperte per caso senza che ci sia stato un minimo di condivisione e senza tenere conto delle esigenze del territorio".

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