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La truffa del finto solare nell’agricoltura sarda

  • Scritto da Effe_Pi

Nuovo sequestro di due serre nelle campagne di Ozieri, dopo i casi di Villasor e Giave, si moltiplicano nell’isola gli usi impropri di terreno agricolo per produrre energia fotovoltaica con incentivi.

Ancora una truffa legata all’energia “verde” in Sardegna: due serre fotovoltaiche, realizzate nelle campagne di Ozieri, erano state presentate come 'strumentali' all'attività agricola, ma di fatto gli impianti realizzati servivano solo per la produzione industriale di energia elettrica e beneficiare illecitamente delle agevolazioni nel settore agricolo, urbanistico e ambientale, ottenendo incentivi pubblici per un ammontare complessivo superiore ai 50 milioni di euro. I finanzieri del comando Unità speciali di Roma e del nucleo di Polizia tributaria di Sassari hanno eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Gip di Sassari su richiesta della Procura di due impianti fotovoltaici. Per tre società coinvolte e per i sei rappresentanti legali che si sono avvicendati alla loro guida l'accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato.

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E non è il primo caso di questo genere, ricordando le associazioni ambientaliste dell’isola: "Prima le finte serre fotovoltaiche di Su Scioffu a Villasor, poi quelle di Giave e oggi le finte serre di Ozieri balzano agli onori delle cronache”. Il sequestro degli impianti e le truffe ad essi legate confermerebbero “ancora una volta, la fondatezza delle denunce e dei ricorsi presentati dal Comitato S'Arrieddu per Narbolia insieme alle Associazioni Adiconsum e Italia Nostra Sardegna contro questi impianti", attacca lo stesso Comitato. "Di fatto le serre installate in Sardegna sono delle semplici strutture metalliche a sostegno di pannelli fotovoltaici”.

Si tratta in effetti - sottolinea il Comitato - di “veri e propri impianti industriali per la produzione di energia elettrica, escogitati come ovvi escamotages alla norma che vieta l'installazione dei pannelli fotovoltaici su grandi estensioni di suolo agricolo. Pertanto, oltre ad essere stati abusivamente ubicati in area agricola, percepiscono incentivi dal Conto Energia grazie a una indebita posizione di vantaggio nella graduatoria nazionale degli incentivi statali, in danno di coloro che avrebbero avuto diritto in quanto in possesso di titolo legittimamente conseguito".

Foto | Big Max Power (BMP) su Flickr