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Morto in carcere a Sassari, interrogazione a Nordio

  • Scritto da Effe_Pi

Si chiede al Ministro della Giustizia di riferire sul presunto suicidio del 25enne cagliaritano Erik Masala, avvenuto in una cella di Bancali.

Interrogazione al ministro della Giustizia Nordio sulla morte in carcere a Sassari del 25enne cagliaritano Erik Masala dalla deputata Francesca Ghirra con la senatrice Ilaria Cucchi, entrambe dell'Alleanza Verdi Sinistra. Sulle cause del decesso, dal primo momento considerato un suicidio, i familiari e il legale dell'uomo hanno forti dubbi e vogliono che vengano fatti accertamenti. "Questa vicenda - sottolinea Ghirra - richiama, fra le altre, la morte di Stefano Dal Corso, avvenuta il 12 ottobre 2022 nel carcere di Oristano. Anche in quel caso i familiari non ritennero verosimile l'ipotesi del suicidio, ma il magistrato incaricato stabilì di non disporre l'autopsia".

Anche per Masala la procura di Sassari ha deciso di procedere solo con un esame esterno del cadavere, previsto in questi giorni. "Lo scorso anno - ricorda la deputata sarda - nelle carceri italiane sono morte 204 persone. Di queste ben 85 sarebbero suicidi: è il numero più alto dal 1990, anno in cui è iniziata la raccolta dei dati". "Il ministro Nordio, uno dei pochi che risponde alle interrogazioni, riferisce di essere a conoscenza delle problematiche delle carceri italiane e da mesi annuncia assunzioni di personale, ma la situazione - denuncia Ghirra - è sempre più critica”.

“Le strutture carcerarie versano in pessime condizioni, fra sovraffollamento e strutture fatiscenti, le misure detentive raramente rispettano le finalità rieducative previste dalla Costituzione e più spesso si rivelano solo punitive". La parlamentare cagliaritana sollecita quindi il ministro "perché intervenga a tutela dei diritti dei detenuti" e annuncia la presentazione di una proposta di legge "per rendere obbligatoria e non discrezionale e facoltativa l'autopsia quando la morte sia avvenuta all'interno delle carceri".Entro domani è previsto un esame esterno sul corpo del ragazzo, padre di due figlie, una non ancora conosciuta perché già detenuto.