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Servitù militari: restano a Nora le strutture della Marina

  • Scritto da Effe_Pi

Nonostante la richiesta di spostamento della sindaca di Pula, il Comitato paritetico ha approvato all’unanimità il loro mantenimento fino a fine 2018.

La Marina Militare resta a Pula, che almeno fino a fine 2018 non si libererà della “sua” servitù. Lo ha sancito la riunione del Comitato misto paritetico (Comipa), fra ministero della Difesa e Regione Sardegna. La struttura si trova in particolare nel territorio di Nora, come specificato al termine dell’incontro che aveva lo scopo di acquisire il parere consultivo del Comitato, sul possibile rinnovo della servitù militare per l'opera: ha partecipato anche il comune di Pula, rappresentato dalla sindaca Carla Medau. La prima cittadina, nel suo intervento, ha chiesto lo spostamento della struttura e, in subordine, il riconoscimento di un indennizzo di specificità per il Comune. Ha ribadito inoltre la disponibilità a trovare una soluzione condivisa tra l'Amministrazione comunale, la Regione e il ministero della Difesa.

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I rappresentanti del Ministero, nonostante si siano detti “favorevoli a trovare una soluzione condivisa, a causa di difficoltà tecniche ed economiche che fino a oggi non hanno permesso di trovare un accordo tra le parti in causa, hanno dovuto privilegiare le ‘imprescindibili esigenze di difesa nazionale’”. Al termine dell'incontro quindi il progetto è stato sottoposto all'approvazione del Comitato che ha approvato all'unanimità il rinnovo della servitù sino al 31 dicembre 2018, anche se è stata espressamente richiesta e inserita la clausola di ricercare una soluzione futura per delocalizzare il sito, mediante il sostegno della Regione e del ministero. La riunione, iniziata il 21 marzo scorso, era stata aggiornata per approfondire i motivi che di fatto, dopo “circa due anni di interlocuzioni dirette tra rappresentanti del ministero della difesa e dell’amministrazione comunale di Pula, hanno impedito di giungere a un’intesa atta ad armonizzare le esigenze delle due parti in causa”.

Foto | Roberto Pani su Flickr