IN Breve

A Barumini 3mila visitatori per Expo Sardegna

  • Scritto da Anna Maria Cantarella

Turismo culturale sardo in crescita. Lo dimostrano i risultati della quarta edizione dell'Expo del turismo culturale in Sardegna organizzato nel paese della Marmilla.

31 gestori in rappresentanza di una cinquantina di siti e musei e 3mila visitatori per il quarto Expo del turismo culturale sardo organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura, in collaborazione col Polo museale della Sardegna. L’evento si è tenuto lo scorso fine settimana al Centro culturale “G. Lilliù di Barumini”, accanto all'area archeologica di Su Nuraxi, che da vent'anni è  unico sito Unesco della Sardegna, e nel parco archeologico e nel museo Genna Maria di Villanovaforru.

Con 53 dipendenti fissi, la Fondazione Barumini Sistema Cultura è un modello aziendale da imitare, unica nel suo genere in Sardegna, che gestisce l'area archeologica “su Nuraxi” e “Casa Zapata”.  Questi due gioielli del turismo locale entro il 2017 toccheranno quota 140mila visitatori, pari ad un quarto circa delle visite totali di tutti i musei sardi. E le aree archeologiche sono le prime per presenze, davanti alla Cittadella dei musei di Cagliari e al Compendio garibaldino di Caprera.

LEGGI ANCHE| Alla Fiera di Cagliari la settima edizione del Festival Scirarindi

L’Expo di quest’anno è stato inoltre l’occasione per celebrare il ventennale dell’iscrizione dell’area archeologica “Su Nuraxi” alla prestigiosa lista redatta dall’Unesco ed una grande opportunità per lo sviluppo del turismo culturale in Sardegna, che oggi più che mai può fare affidamento anche alle nuove tecnologie, che sono in grado di invogliare alla scoperta delle meraviglie archeologiche e di affiancare e rendere più comoda la fruizione del patrimonio culturale.

Barbara Argiolas, Assessore regionale al Turismo, ha ribadito l’importanza del settore turistico-culturale per lo sviluppo della Regione Sardegna: “Il settore turistico-culturale, asset strategico di sviluppo della Regione, deve diventare traino di presenze turistiche nel corso di tutto l'anno, in particolare da ottobre a giugno”. E ha continuato: "Bisogna lavorare affinché  monumenti e siti sardi passino da “semplici” attrattori unici al mondo, ma da visita di un giorno, a centri attorno a cui strutturare un'offerta di vacanza completa, che includa tutte le esperienze possibili sul territorio attorno (paesaggi e ambiente, artigianato ed enogastronomia), sia che si tratti di uno short break che di un soggiorno più lungo da fruire nella località del sito. La creazione di flussi costanti e stimolo per generare attività imprenditoriali".

Foto| Martin Lopatka via Flickr