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L'anguria tipica sarda: sindria Call'e Boi di Gonnosfanadiga

  • Scritto da Effe_Pi

Prodotto tradizionale che prende il nome da una forma simile allo stomaco del bue, la cui coltivazione è tramandata di padre in figlio.

L’ anguria di varietà autoctona sarda è sicuramente la “Call’e Boi”, caratterizzata da una pianta molto rustica con elevata vigoria e foglie di dimensione medio grossa che garantiscono una buona copertura dei frutti, con ciclo produttivo medio tardivo.

I frutti sono caratterizzati da una forma ovale-allungata che ricorda appunto il rumine bovino da cui prende spunto il nome “Call’e Boi” letteralmente” stomaco di bue”. La buccia è di colore verde mediamente intenso, molto sottile e di particolare fragilità al taglio, infatti al contatto con la lama si manifesta la formazione di una o più fenditure nel frutto accompagnata da un rumore caratteristico.
Questa caratteristica è particolarmente apprezzata dai consumatori per le eccellenti caratteristiche organolettiche del prodotto. La polpa di colore rosso intenso è priva di fasci vascolari evidenti, tende a sciogliersi facilmente liberando le componenti aromatiche che accompagnano l’equilibrato gusto zuccherino. La pezzatura dei frutti è da media a grossa (fino a 25kg).

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La tecnica di coltivazione della “Sindria Call’e Boi” è stata tramandata di padre in figlio da tempo immemorabile, così come il patrimonio genetico che è stato preservato da alcuni agricoltori conservatori che hanno consentito in tempi recenti il recupero dell’ecotipo. Questo è stato possibile grazie alle condizioni di isolamento spaziale di alcune coltivazioni che hanno evitato la contaminazione genetica dell’ecotipo, molto frequente nella specie che è soggetta all’impollinazione entomofila.