IN Breve

La musica accende il cervello come l'oppio

  • Scritto da Maris Matteucci

La musica è oppio per il cervello perché è in grado di attivare un meccanismo particolare che porta al piacere: lo svela una ricerca canadese.

La musica è oppio per il cervello e a rivelarlo è una recente ricerca canadese che ha analizzato l'effetto delle note sui neuroni. E i risultati parlano chiaro: la canzone preferita, quando ascoltata, innesca un meccanismo particolare che è simile a quello del sesso e della droga.

"La ricerca offre la prima dimostrazione che gli oppioidi endogeni sono direttamente coinvolte nel piacere generato dalla musica", ha spiegato lo psicologo cognitivo Daniel Levitin, autore senior del lavoro. Ascoltare musica dunque può avere effetti decisamente benefici sulla psiche. Non si tratta del primo studio condotto sugli effetti della musica sul cervello. Già in passato infatti gli stessi scienziati avevano mappato con tecnologie di neuroimaging le aree del cervello che si accendevano letteralmente durante l'ascolto di un brano amato. L'ultimo studio condotto dalla McGill University canadese e pubblicato sullo Scientific Reports è andato però un passo oltre andando a intervenire direttamente sul sistema oppioidergico. I ricercatori hanno bloccato in modo selettivo e temporaneo gli oppioidi rilasciati dal cervello che ascolta alcune note predilette e hanno visto come solo alcune note siano in grado di accendere alcune aree del cervello, mentre altre passano inosservate.

Un po' come il sesso e come le droghe, insomma, anche la musica è in grado di attivare le vie cerebrali associate al piacere. Un meccanismo davvero curioso e che individua la musica come strumento importante per il raggiungimento del piacere. Non tutta la musica, però, ha questo effetto: solo quella che è particolarmente amata dall'individuo singolo che non a caso, quando ascolta la canzone preferita, prova emozioni positive che somigliano (stando a quanto affermato dai ricercatori canadesi) a quelle provate durante il rapporto sessuale o dopo l'assunzione di alcune droghe. Musica come oppio per il cervello, insomma? A quanto pare sì.

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain