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Turismo: Costa Smeralda regno del lavoro nero

  • Scritto da Effe_Pi

Turismo SardegnaDurante la stagione estiva contratti svizzeri per pagare meno contributi e tanti dipendenti irregolari anche stranieri.

Trucchi per non pagare i contributi sul lavoro e mantenere a “nero” i dipendenti, specie durante la stagione turistica in Sardegna. Sono quelli che vengono usati abitualmente da molti operatori del settore nell’isola, come denunciato oggi dalla Direzione regionale del lavoro durante una conferenza stampa organizzata a Cagliari, per illustrare il bilancio dei controlli svolti nel 2013. Il “nero” quindi aumenta in alta stagione, ma sono diverse le violazioni riscontrate durante il periodo estivo, tra cui l'impennata delle "esternalizzazioni" in Svizzera dei servizi di animazione, come ha spiegato Eugenio Annichiarico, direttore della Direzione Regionale di Sassari-Nuoro.

Un modo per abbattere i costi del lavoro, visto che la contribuzione elvetica pesa solo per il 6 per cento a fronte di quella italiana che arriva al 36-40 per cento. E a fare uso del 'divertimento' fornito dai Cantoni, sarebbero molte strutture ricettive della Costa Smeralda, compresi diversi alberghi a cinque stelle. Stando a quanto riscontrato dagli ispettori, anche se formalmente è tutto in ordine, i ragazzi assunti per l'animazione sono tutti giovani italiani che hanno firmato dei contratti predisposti dagli amministratori, sempre italiani, delle società con sede in Svizzera.

Inoltre spesso, negli alberghi e nelle strutture ricettive della regione turistica italiana per antonomasia, quella sarda e in particolare gallurese, la Direzione regionale del lavoro ha trovato spesso moltissimi lavoratori irregolari, ossia assunti con una qualifica per svolgerne nella realtà un'altra. Si tratta, sempre stando a quanto precisato durante l'incontro con la stampa, di lavoratori spesso stranieri, provenienti da paesi non europei, assunti come facchini ma usati come camerieri, aiuti cuoco, cuochi o manutentori.