IN Breve

Assemini: più tasse e vincoli con il piano urbanistico M5s

  • Scritto da Effe_Pi

L’accusa arriva dal comitato civico “ViviAssemini”, secondo cui nonostante la situazione ereditata l’attuale giunta Puddu avrebbe avuto fretta e ora deve correggere gli errori nel Puc.

Nuove polemiche per la giunta a Cinque stelle di Assemini, che non sembra avere pace dopo i problemi dei mesi scorsi: questa volta, il governo cittadino guidato dal sindaco Mario Puddu viene criticato per il Piano urbanistico, approvato oltre un anno fa, che non sembra aver prodotto vantaggi, ma solo vincoli e aumento delle imposte. Questa, almeno, è l’opinione del Comitato Civico ““ViviAsseminie del suo rappresentante, Massimo Carboni, che ricorda come chi governo, ad ogni livello, abbia il compito “di produrre utilità”, mentre “gli spot, come i personalismi, possono incitare gli integralismi trasversali, ma non producono benessere diffuso. La povertà cresce, maggioranza e minoranza devono lavorare per colmare le lacune e correggere gli errori”.
In primis, la critica sembra rivolta proprio al municipio, visto che il Puc lo ha approvato il Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza (M5s). L'approvazione è stato però il risultato di un lungo lavoro iniziato anni fa, e l’attuale giunta “si è limitata ad apportare le correzioni richieste dalla regione sarda”.

Aumento Imu e peggiora la crisi

Quindi, la colpa non è solo della giunta Puddu, a cui però, secondo Carboni “la fretta di fregiarsi di un importante risultato politico-mediatico, dopo trent'anni di lavoro complessivo e tanti milioni di euro spesi, non ha portato a ragionare”. Il Puc approvato si limiterebbe infatti “a considerare le prospettive di sviluppo edilizio, ma in forte ritardo. Le abitazioni invendute sono tante. La popolazione decresce e la crisi determina il resto”. Mancherebbero quindi politiche economiche che dovrebbero incentivare la crescita, mentre “nel frattempo è aumentato l'IMU, le aree che prima erano agricole in un territorio esente (montano), ora pagano senza alcuna prospettiva. Il mercato è fermo”.
Una brutta prospettiva, ad un anno dall’approvazione, e ora maggioranza e opposizione avrebbero “il dovere di interrogarsi sullo stato di attuazione” del Piano, per porvi rimedio affinché “possa assolvere pienamente alla sua funzione”. La crisi in atto va quindi “gestita, non subita attribuendo ogni colpa sempre e solo ‘agli altri’.  Allo stesso modo, gli errori si correggono perché in gioco vi è il futuro di Assemini, non quello dei politici”.  

Le tre esplusioni del 2015

Una nuova polemica per la giunta pentastellata in carica nel centro dell’hinterland  cagliaritano, dopo quelle sulla gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata, la bocciatura dei tagli alla politica, la sorprendente scelta della giunta di affidarsi ad Equitalia per riscuotere una parte dei tributi comunali e soprattutto le forte divisione interna che a giugno 2015 ha portato all’espulsione dal Movimento di tre consigliere elette, Irene Piras, Rita Piano e Stefania Frau, che avevano addirittura denunciato il sindaco in Procura per tante “irregolarità” che a loro dire “non andavano e costituivano reato” e di cui hanno giurato di aver “costantemente tenuto informato lo staff di Grillo”.