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Crolla aula magna università a Cagliari, strage sfiorata

  • Scritto da Effe_Pi

Il collasso intorno alle 22 quando i locali erano vuoti, il sindaco Truzzu: graziati dal signore, l’opposizione attacca.

"Esclusa la presenza di persone coinvolte nel crollo dell'aula magna dell'Università in via Trentino a Cagliari". Questo l'ultimo aggiornamento dei Vigili del fuoco, impegnati da questa notte con squadre Usar (Urban search and rescue) e cinofili all'interno dell'edificio crollato. In corso nella mattinata di oggi ancora verifiche tecniche nelle strutture adiacenti e le operazioni di messa in sicurezza dell'area.

E dopo il crollo della palazzina che fino a poche ore prima ospitava gli studenti, l'Università di Cagliari ha sospeso le lezioni di Lingue e gli studenti hanno organizzato un  sit-in. "Ieri sera è crollato un edificio del nostro ateneo, l'aula  magna Vardabasso del Polo Sa Duchessa - spiegano dall'Ateneo  cagliaritano -. Stiamo lavorando già da stanotte per capire le cause  di questo cedimento, collaborando con le autorità e con le forze  dell'ordine intervenute. Possiamo confermare che gli edifici erano  vuoti e che pertanto non ci sono stati feriti".

Dall'Università annunciano che il crollo ha portato alla sospensione  delle lezioni per i corsi di laurea in Lingue e cultura per la  mediazione linguistica, Lingue e comunicazione, Lingue e letterature  moderne europee e americane e Traduzione specialistica dei testi. "A  partire dalla prossima settimana le lezioni dei corsi di laurea appena citati si svolgeranno online - annunciano -. Anche la biblioteca Dante Alighieri resterà chiusa sino a venerdì".

La tragedia sfiorata stanotte ha portato a un'immediata reazione degli studenti universitari che per oggi si sono dati appuntamento davanti  al rettorato di via Università per fare il punto sulla situazione e  chiedere garanzie sulla stabilità di tutti gli immobili dell'Ateneo. Ieri notte, mentre i vigili del fuoco scavavano tra le macerie dell'Aula magna, il rettore Francesco Mola ha assicurato che gli oltre 300mila metri quadri di strutture dell'Università vengono regolarmente controllati.

Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, di Fratelli d’Italia, ha chiesto di aspettare "tutte le  valutazioni dei vigili del fuoco e dei tecnici. Qualsiasi affermazione è prematura e fuorviante; non mi risulta che ci siano stati  nell'ultimo periodo lavori particolarmente importanti se non qualche  trasferimento di mobili". Truzzu ha invitato dunque in questa fase  alla "prudenza" rispetto alle cause. Il sindaco ha riferito di aver parlato "con il rettore e il direttore generale" dell'ateneo è  emerso che "c'è molta attenzione sulle strutture, si fanno verifiche  periodiche; le fa l'università e le facciamo noi sulle nostre scuole.  Per come è venuto giù l'edificio, il fatto è incomprensibile".       

Il primo cittadino ha anche aggiunto che in  generale talvolta "ci sono fatti che non si possono controllare, gli  imprevisti e i disastri succedono, fanno parte della vita umana". "Non voglio essere frainteso - ha tuttavia precisato - Ovviamente ci sono  tutte le verifiche e i controlli che devono essere fatti, vengono  fatti e per quanto riguarda l'amministrazione che io guido vengono  fatti con estremo scrupolo e attenzione". "I ragazzi, gli studenti  devono essere nelle condizioni di massima sicurezza", ha concluso. Truzzu ha anche precisato che "È successo mentre non c'erano lezioni, il Signore ci ha graziati".

Dura l’opposizione con i Progressisti sardi a chiedere che  vengano effettuate subito verifiche su tutte le strutture  dell'Università di Cagliari. "Gli edifici che ospitano scuole,  università, ospedali e ogni altro ufficio pubblico non devono crollare nemmeno in caso di terremoto. Figuriamoci quando il terremoto non c'è  - commenta il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale,  Francesco Agus -. Devono essere costruiti nel rispetto di norme severe e con la stessa precisione ne va assicurata la manutenzione e  verificata l'integrità, senza deroghe o sconti".       

Secondo l'esponente dell'opposizione bisogna agire al più presto.  "Verrà presto il momento in cui saranno accertate le responsabilità.  Adesso la priorità assoluta è la verifica delle condizioni di  sicurezza dei locali dell'Università e dell'ente regionale per il  diritto allo studio - aggiunge Agus -. Quello che è successo lascia  sgomenti: il patto di ciascun cittadino con lo Stato si basa prima di  tutto sulla salvaguardia della propria sicurezza. E quel patto, non solo le mura del patrimonio edilizio pubblico, ad essere incrinato".

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