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L’export del made in Sardegna vale 370 milioni di euro

  • Scritto da Effe_Pi

Sono dati della Confartigianato del Sud dell’isola, che individua come prossimi obiettivi di mercato Russia, Bielorussia e altre ex Repubbliche sovietiche.

I prodotti tipici sardi all’estero hanno un giro d’affari da 368 milioni di euro. E’ quanto emerso da un seminario organizzato a Cagliari da Confartigianato Sud Sardegna e dall’Assessorato Regionale dell’Industria. Secondo i dati dell’associazione, l’esportazione dei prodotti delle Piccole e Medie imprese della Sardegna (alimentari, abbigliamento, articoli in pelle, macchinari e attrezzature, altre produzioni manifatturiere, prodotti tessili, mobili, legno e sughero, stampati e supporti registrati) tra il 2007 e il 2015 è cresciuta del 34,6%, raggiungendo a fine anno scorso 368 milioni di euro di giro d’affari. In questa quota ben 171 milioni di euro derivano dall’export dell’agroalimentare, cresciuto del 42,1% rispetto al 2007. Verso la Russia, in particolare, il fatturato di tutte le vendite (qualsiasi prodotto) dalla Sardegna, nel primo semestre del 2015 ha registrato la cifra di 57 milioni di euro.

L’obiettivo infatti è puntato proprio su questo paese, insieme alla Bielorussia e ad altre ex Repubbliche sovietiche, e in quest’ottica diventano particolarmente importanti i bandi, le iniziative, le opportunità e le attività per incentivare l’export delle imprese, di cui si è parlato a Cagliari, con un focus proprio sui mercati euroasiatici. Di strada da fare ce n’è ancora molta, visto che il totale dell’export manifatturiero della Sardegna, nel 1° trimestre 2016, è stato pari a 748,8 milioni di euro (-38,4% rispetto al 2015). Il 9,1% di questa cifra (68 milioni) sono relativi all’export delle 9 divisioni ad alta concentrazione di PMI (alimentari, abbigliamento, articoli in pelle, macchinari e attrezzature, altre produzioni manifatturiere, prodotti tessili, mobili, legno e sughero, stampati e supporti registrati), ma la cifra è diminuita del 46,5% rispetto al 2015. 

L’anno scorso, il totale finale raggiunto dall’isola era stato pari a 4.704 milioni di euro (che comprende soprattutto il greggio raffinato), cifra cresciuta del 2,6% rispetto al 2007: nonostante la contrazione di inizio 2016, la crescita degli ultimi anni è comunque evidente, se è vero che nelle 9 divisioni ad alta concentrazione di PMI nel 2015 si era esportato per 368 milioni di euro (erano 273 nel 2007) con una percentuale pari al 7,8% del totale dell’export manifatturiero (nel 2007 era il 6,0%) ed una crescita in 8 anni del 34,6%. In particolare, negli alimentari l’anno scorso si è esportato per 171 milioni (+ 42,1% rispetto al 2007), nell’abbigliamento per 9 milioni (+367%) negli articoli in pelle 6 milioni (-32,4% rispetto al 2007), in macchinari e attrezzature 146 milioni (+43,1%), in altre produzioni manifatturiere 3 milioni (-13,4% rispetto al 2007), in prodotti tessili 5 milioni (-55,8%), in mobili 1 milione (+191,5% rispetto al 2007) e in legno e sughero 27 milioni (+2,8% rispetto al 2007).

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain