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Covid-19, crolla il fatturato degli editori Sardi

  • Scritto da Anna Maria Cantarella

Il settore rischia il collasso se non si interverrà al più presto con misure adeguate.

È sceso dell’80% il fatturato degli editori in Sardegna che rischiano seriamente il collasso se non si interverrà con misure a sostegno del settore. È questo il grido d’aiuto lanciato dall’Associazione editori sardi, che riunisce 26 case editrici da cui dipende il 90% della produzione libraria dell'isola, che chiede aiuti immediati al settore dell’editoria stroncato, come molti altri, a causa delle restrizioni imposte per contenere l’emergenza sanitaria del Covid-19.

Gli editori, per voce del presidente dell’Aes Simonetta Castia, rivolgono il loro appello alla Regione Sardegna affinché individui un bonus per i dipendenti o collaboratori esterni delle case editrici e delle librerie, ed estenda alla categoria le misure adottate per tutto il settore della Cultura. Con un calo che è andato oltre l’80% solo per il mese di marzo è necessario, afferma Castia, “intervenire subito per programmare in anticipo il riavvio dell'attività perché è molto probabile che sarà inutile farlo dopo, in assenza di imprese. E aggiunge: “Ci attendiamo una dotazione straordinaria di risorse aggiuntive rispetto al magrissimo capitolo di spesa di bilancio e il ripristino, dopo tanti anni di sospensione, di un fondo per l'acquisto copie da destinarsi alle biblioteche sarde”.

La produzione editoriale infatti è ferma e per i lavori già andati in stampa non ci sarà la possibilità di fare alcuna promozione, sia diretta che indiretta, visto che le più importanti fiere di settore e gli eventi culturali sono stati cancellati del tutto.

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Gli editori, inoltre, chiedono di mettere urgentemente in atto delle misure di carattere eccezionale come il potenziamento delle risorse destinate a riconoscere incentivi per l'acquisto di beni e servizi, abolendo le limitazioni di legge, rispetto al magrissimo capitolo di spesa di bilancio, che fissa paletti fuori mercato e impone le restrizioni del regime de minimis, di cui si chiede l'abbattimento o l'ampliamento nella misura di 500 mila euro.  L'Aes suggerisce alla Regione di favorire anche l'introduzione del tax credit e individuare un bonus per i dipendenti o collaboratori esterni delle case editrici e delle librerie. Infine, se dovesse saltare l’intera agenda degli appuntamenti di promozione previsti per il 2020 su scala nazionale e internazionale, si richiede la riconversione delle spese sul fondo emergenze a supporto dell'editoria libraria locale. Gli editori propongono anche di finanziare una campagna di promozione o pubblicità su vasta scala del libro sardo.

Foto | Stewart Butterfield su Flickr