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A Vinitaly il Serranu di Monti è il miglior rosso

  • Scritto da Effe_Pi

Il vino prodotto dalla Cantina Tani di Monti è il migliore d'Italia, premiati anche molti altri vini provenienti dall'isola.

Il Serranu IGT Isola dei Nuraghi ottiene il primo posto della classifica stilata da 5StarWines, una selezione annuale organizzata da Vinitaly prima della fiera. Il Serranu del 2015, prodotto dalla Cantina Tani di Monti in Gallura, ha ottenuto il punteggio massimo di 95 punti su 100. E la Sardegna si piazza ai primi posti anche nel resto della classifica generale, dove troviamo un altro Igt rosso sardo, il Montessu 2016 della Cantina Agricola Punica di Santadi, che ha ottenuto 93 punti, seguito dal vermentino di Gallura docg superiore Canayli del 2018 della cantina Gallura di Tempio Pausania e la vernaccia di Oristano doc superiore Juighissa che hanno ottenuto un punteggio di 93.

A 91 punti altre etichette sarde, due Cannonau di Sardegna doc: l'Assolo 2017 del fratelli Rau, Tenuta l'Ariosa di Sassari e il Maimone Terre del S'inis 2017 della cantina della Vernaccia di Oristano. Poi il bianco igt Oirad 2015 dell'azienda Ferruccio Deiana di Settimo San Pietro (Cagliari) e l'Igt rosso Usellus 2015 della cantina sociale La Giara.

Vinitaly 2019 è giunta alla sua 53esima edizione. Ogni anno, il salone internazionale del vino e dei distillati premia i prodotti più prestigiosi del mondo, elencati nella guida ufficiale della manifestazione, la “5StarWines – The Book 2019 di Vinitaly” che raccoglie solo i vini selezionati che hanno ricevuto un punteggio pari o superiore ai 90/100. La classifica viene stilata da esperti del settore, sommelier di fama internazionale che degustano bendati i vini e poi selezionano i migliori.

Quest'anno a Vinitaly 2019 sono 72 le cantine e aziende sarde presenti con le proprie etichette nel “Padiglione 8-D3/D4”, dove i visitatori provenienti da tutto il mondo potranno degustare le eccellenze provenienti dai vitigni sardi come Cannonau, Vermentino, Carignano, Nuragus, Monica, Cagnulari, Torbato, Semidano, Nasco, Moscato, Girò, Malvasia e Vernaccia. 

Foto: SignorDeFazio su Flickr