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Lo chef Petza all’Expo per la Sardegna

  • Scritto da Effe_Pi

Expo 2015Lo chef stellato de S'Apposentu sarà protagonista della kermesse milanese del 2015 con una cena evento legata alla musica dell'isola e non.

Ci sarà anche la Sardegna all’Expo di Milano 2015, che dovrebbe rappresentare la massima kermesse mondiale dedicata al cibo e la nutrizione, nonostante le tante polemiche (e inchieste) sulla gestione dell’evento e degli appalti in particolare. Per “conto” dell’isola, parteciperà lo chef stellato Roberto Petza coi suoi piatti, in un progetto che unirà cibo e musica, in una originale “cena – evento”. Il ristorante di Petza, S’Apposentu, che si trova a Siddi, l’anno scorso è entrato come primo sardo nel gruppo esclusivo di quelli che possono vantare le Tre Forchette del Gambero Rosso, il massimo riconoscimento dell'associazione di gourmet, dopo che nel 2012 aveva anche ottenuto la stella Michelin.

L'iniziativa per l’Expo è organizzata dall'Accademia Casa Puddu di Siddi, proprio col ristorante S'Apposentu e la collaborazione e il supporto dell'associazione Nuvolaverde, del quotidiano Il Sole 24 Ore e di Rai educational. "I piatti saranno accompagnati – ha affermato Petza - da una colonna sonora che parte da Bach e arriva fino a Paolo Fresu". L'iniziativa verrà ospitata allo Spazio Jedi del Padiglione Italia Expo 2015. La musica sarà abbinata a ricette che per ora sono top secret, per gustare meglio i sapori e le prelibatezze della Marmilla, tra tradizione e innovazione.

E l’occasione è buona anche per lanciare un progetto innovativo come l’App Cibo+. Un itinerario alla scoperta dei cibi genuini sardi e la loro valorizzazione. A trasferire questo patrimonio di conoscenze su smartphone e tablet saranno gli studenti di una terza media di Ussaramanna. È il secondo step di un percorso per far riscoprire ai ragazzi il loro territorio con i prodotti eccellenti da valorizzare e antiche ricette, tutte da rivisitare con estro creativo e l'utilizzo della tecnologia. La app è il frutto infatti di un seminario di sei mesi con esperti del settore, che porterà "i ragazzi ad amare il loro territorio e riscoprire una cucina fatta di bontà e prodotti di filiera corta", come ha sottolineato Petza.