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CORTE DEI CONTI CONTRO LA FLOTTA SARDA

  • Scritto da Effe_Pi

Flotta SardaSaremar in passivo nonostante i 15 milioni di euro dalla Regione.

La flotta sarda? in passivo e con i debiti, nonostante un sostegno della Regione pari a 15 milioni di euro. A dirlo è la Corte dei conti, che ha espresso una serie di rilievi sulla Saremar, specie in relazione alla gestione di alcune " linee tra la Sardegna e l'Italia continentale" che la società di navigazione ha effettuato nel 2011 e 2012, trasportando complessivamente 464mila 295 passeggeri. Secondo l'organismo di controllo contabile la Saremar ha registrato un passivo di circa 3,6 milioni di euro, nonostante abbia usufruito di un finanziamento regionale di 15 milioni. 

Soldi che rischiano oltretutto di essere classificati come aiuto di stato dalla Commissione europea, che ha in corso un'istruttoria. In questo caso, la compagnia marittima targata Regione Sardegna dovrebbe restituire quanto ricevuto ed essere liquidata, anche se ha assunto di recente 31 nuovi dipendenti.

L'impegno finanziario sostenuto dalla Regione Sardegna, direttamente oppure attraverso l'agenzia regionale Sardegna Promozione, è "stato pari a 15 milioni di euro - scrive la Corte - con una spesa media che potrebbe essere valutata in circa 34 euro per ciascun passeggero trasportato da Saremar. Nonostante il finanziamento regionale, la società con contabilità separata, nella gestione delle rotte esaminate, ha accumulato disavanzi per oltre 3,6 milioni di euro nei due esercizi". Debiti che andranno a pesare sul bilancio regionale, essendo Saremar una società cosiddetta "in house". Insomma, debiti, spese eccessive e la minaccia di una "condanna" da parte dell'Europa, per la flotta sarda: un debutto non certo dei migliori per quella che dovrebbe essere l'orgoglio dell'isola e difendere i cittadini dai cartelli delle compagnie di navigazione. Su questo, per una difesa, punta il portavoce del Governatore Cappellacci, Alessandro Serra, secondo cui "L'attività della Saremar come flotta sarda per i collegamenti dell'isola con il Continente ha rappresentato un esperimento per fronteggiare l'emergenza causata dagli aumenti patologici delle tariffe da parte del cartello degli armatori e difendere il diritto alla mobilità dei sardi".