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MESINA MEDIATORE PER FININVEST IN COSTA SMERALDA?

  • Scritto da Effe_Pi

Capo CerasoL'ex Primula rossa avrebbe accettato di mediare con un pastore restio a vendere i terreni.

Mesina mediatore per conto della Fininvest di Silvio Berlusconi? La notizia è di quelle destinate a far discutere, ma è quanto emerge da un nuovo filone dell’inchiesta che riguarda la ex “Primula rossa” della Barbagia, che rischia di mettere ancora più a repentaglio la sua reputazione di “balente”, in Sardegna ancora diffusa e spesso “pompata” da opinionisti di spicco.

Grazianeddu avrebbe infatti accettato di offrire, per conto della società di Berlusconi, una mediazione ad un pastore che rifiutava di vendere i suoi 500 ettari a Capo Ceraso, in Gallura, alla Fininvest. Conoscendo la fama del bandito, è facile immaginare che questo genere di mediazione sia stata convincente, ma certo non fa molto onore all’immagine di coerenza che si è costruito intorno al “mito” Mesina con fiumi di inchiostro su giornali e libri, trasmissioni televisive, interviste e attestati di stima di illustri politici.

Chissà cosa ne pensano, di questa vicenda e dei presunti legami del bandito con la ‘Ndrangheta, i tanti esponenti politici sardi che si battono contro l’arrivo di detenuti mafiosi al 41bis nelle carceri isolane. Ad esempio, chissà cosa ne pensa il deputato del Pdl Mauro Pili, tra i più strenui oppositori di questo sbarco: una ribellione secondo molti tardiva, visto che Pili, secondo quanto riportato da questo articolo di Antonella Soddu, è stato tra i deputati che nel 2009 hanno votato la seguente modifica alla legge che regola il 41bis: “I detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione devono essere ristretti all’interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, collocati preferibilmente in aree insulari come modificato dalla legge 15 luglio 2009, n. 94, all’articolo 2, comma 25, lettera f.”