IN Breve

Autunno in Barbagia 2019 a Lollove | 12 e 13 ottobre

Lollove, 12 e 13 ottobre 2019
Centro storico
Ingresso libero

A pochi chilometri da Nuoro sorge il piccolo ed affascinante borgo di Lollove dove il visitatore è immerso in un’epoca senza tempo, sospeso in un passato romantico che resiste al trascorrere dei secoli.

Nella seconda metà del XIX secolo il centro divenne frazione di Nuoro. Una terribile epidemia di vaiolo nel 1860, a cui seguì una drammatica carestia, provocò un rapido spopolamentoL’isolamento che ha portato al progressivo abbandono dei suoi abitanti (vi risiedono oggi solo poche famiglie) ha però permesso che Lollove conservasse perfettamente la tipica struttura urbanistica dei borghi storici. Il suo fascino ha incantato diversi artisti e scrittori tra cui il premio Nobel Grazia Deledda che qui ambientò il suo romanzo La madre del 1920.

Tra le vie del centro antichi ruderi pieni di fascino sono ricoperti da una vegetazione incolta che lascia intravedere i vecchi cortili intorno alle case recintati dai muretti a secco. Qui venivano curati i piccoli orti accanto ai quali è ancora possibile trovare alcuni alberi da frutto.

I pochi abitanti che ancora popolano il paesello si dedicano all’agricoltura e, prevalentemente, all’allevamento: non distanti dalle case si possono incontrare pecore, asini, cavalli, maiali e galline.

Nell’area sono presenti diverse specie animali: cinghiali, gatti selvatici, lepri, conigli, donnole, numerosi uccelli (ghiandaia, fringuello, civetta, barbagianni) tra cui i grandi rapaci come l’aquila e lo sparviero.

Il paesaggio è caratterizzato da spettacolari formazioni rocciose: torrioni, pinnacoli ma anche conche e tafoni scolpiti su enormi massi.

Grandi monoliti di granito chiamati nodos si incontrano anche sull’altopiano a ovest dell’abitato dove, a circa 3 km in linea d’aria, si può visitare l’insediamento nuragico di Costiolu immerso in una natura incontaminata tra stupendi alberi secolari.

Lollove as a esser chei s’abba ’e su mare: no as a crèschere ne apparèschere mai! Con queste parole fu lanciata la maledizione sul borgo da allora incantato e avvolto in una suggestiva atmosfera dove regna un silenzio quasi irreale.

La  leggenda narra che alcune monache dell’antico monastero, forse francescane penitenti, vennero accusate di aver avuto rapporti carnali con i pastori del luogo e furono costrette a lasciare il villaggio. Allontanandosi pronunciarono la terribile condanna: Lollove sarai come l’acqua del mare, non crescerai né mostrerai (di crescere) mai!’.

Percorrendo gli stretti e tortuosi vicoli ricoperti dal caratteristico impredau, lastricato di pietra locale, si giunge alla graziosa chiesa di Santa Maria Maddalena costruita tra la fine del XVI e i primi anni del XVII secolo in stile tardo gotico. Il bel rosone sulla facciata, i portali e gli archi a sesto acuto che dividono le navate sono realizzati in trachite rosa. All’interno sono conservate due splendide statue datate al 1601. Il monumento si presenta in una posizione sopraelevata rispetto alle casette in granito che rende ancora più suggestivo il panorama sulla borgata.

Nei dintorni si possono visitare diversi siti archeologici di notevole interesse come l’insediamento nuragico di Costiolu, a circa 3 km in linea d’aria sull’altipiano a est, in cui sono presenti un nuraghe con il relativo villaggio e alcune sepolture dell’epoca.

Programma di Autunno in Barbagia 2019 a Lollove:

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