IN Breve

Ricci e oloturie sotto controllo per evitare gli abusivi

  • Scritto da Alba

Il riccio di mare e l’oluturia sono specie protette eppure c’è ancora chi, durante la bella stagione si diverte nel “dare la caccia” a questi animali, considerati delle assolute prelibatezze. La Sardegna ha deciso di arginare l’abusivismo e porre rimedio alla situazione.

La giunta sarda ha stanziato dei fondi da dare all’Agenzia regionale Agris per monitorare gli stock di riccio di mare e di oloturia presenti nelle acque di Sardegna. La proposta è arrivata direttamente all’assessore regionale all’agricoltura Pier Luigi Caria che saprà di certo come gestire ben 100 mila euro. Un intervento economico che si aggiunge a quello già approvato in estate del valore di 45 mila euro.

LEGGI ANCHE | Ricci di mare: ecco i limiti alla pesca

Secondo l’assessore queste attività sono state programmate per lottare in primo luogo contro l’abusivismo. Non è un segreto che c’è un crescente interesse commerciale verso riccio e oloturia in tutta l’isola e il prelievo abusivo e illegale di queste specie sta assumendo proporzioni stratosferiche diventando un pericolo per la salute, per il territorio e per il commercio stesso.

LEGGI ANCHE | I ricci di mare come indicatori della biodiversità sarda

Per quanto riguarda il riccio di mare, l’assessore Caria è entrato nei dettagli dicendo: “è stato recentemente rilevato in molte aree uno stato di forte sofferenza della risorsa, sia sulla base di evidenze scientifiche sia di osservazioni riportate dagli stessi operatori.”