IN Breve

Rifiuti tessili d’importazione interrati in Sardegna

  • Scritto da Effe_Pi

Sepolte nell’Ogliastra 130 tonnellate di scarti di tessuto provenienti dalle aziende del pratese, in Toscana, coinvolte nell’inchiesta nove persone.

Nelle bolle di accompagnamento quegli scampoli di tessuto erano indicati come merce ancora utilizzabile, invece erano scarti di lavorazione di un'azienda tessile operante in provincia di Prato. Dalla Toscana alla Sardegna sono arrivate, a bordo di tre autocarri, ben 130 tonnellate di rifiuti che sono stati poi trasferiti nella zona industriale di Cagliari e in Ogliastra, a Villagrande Strisaili, dove prima sono stati portati in un capannone e successivamente sotterrati in un terreno comunale.

E' quanto hanno scoperto, dopo quattro anni di indagini, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Cagliari, insieme a quelli di Firenze e Brescia, che hanno messo sotto sequestro il terreno a Villagrande Strisaili, i tre mezzi pesanti e 38.000 euro. Nove gli indagati, in maggioranza sardi e uno residente in provincia di Brescia: tre per traffico illecito di rifiuti e altri sei, in concorso, per la sola gestione di stoccaggio, trasporto e interramento abusivi. Gli accertamenti degli specialisti del Noe sono iniziati nel secondo semestre del 2018, dopo il rinvenimento dei due siti in Sardegna in cui erano stoccati tessili raccolti in balle. Secondo quanto accertato dai militari, i rifiuti provenivano dal polo tessile pratese, più precisamente da un'azienda operante nel settore della gestione dei rifiuti che se n'è liberata in modo ritenuto non corretto, affidandone la gestione sotto falsa veste di "merce" a una società con la sola sede legale a Cagliari: i rifiuti hanno viaggiato accompagnati da una documentazione che permetteva di eludere i rigidi controlli previsti dalla normativa ed azzerarne completamente la tracciabilità.  

Le successive indagini, dirette dalla Dda di Cagliari e condotte anche con il supporto di intercettazioni e videoriprese, sono state finalizzate in una prima fase a risalire alla provenienza dei rifiuti e ricostruire l'organizzazione che si era costituita per la loro gestione abusiva. Così i militari hanno potuto evitare ulteriori ingressi illegittimi degli scarti tessili nel territorio sardo. Le verifiche del Noe hanno poi consentito di monitorare un'ulteriore fase di gestione abusiva dei rifiuti che, con più operazioni, sono stati trasferiti, a bordo degli autocarri, dai capannoni industriali ai terreni di Cagliari e Villagrande Strisaili.