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Clima, in Sardegna fino a due gradi in più nei prossimi 30 anni

Uno studio dell’Eurispes lancia l’allarme sul riscaldamento nell’isola, caleranno i giorni freddi su tutto il territorio.

In Sardegna la temperatura media è destinata ad aumentare fino a due gradi nei prossimi trent'anni. Previsto inoltre un aumento diffuso su tutta la regione del numero di giorni all'anno con temperatura massima maggiore di 30,1 gradi, contro una riduzione del numero di giorni con temperatura minima inferiore di 0 gradi. Sono alcuni dei dati inseriti nello studio dell'istituto Eurispes intitolato "Politiche per i cambiamenti climatici e sviluppo dei Piani d'azione per l'energia sostenibile e il clima per i Comuni della Regione Sardegna", presentato nel corso di un webinar.  

La ricerca, al di là delle previsioni sui riflessi nell'Isola del riscaldamento globale, è una sorta di vademecum per orientare la Regione e le amministrazioni comunali nel processo di adesione al Patto dei sindaci per l'energia e il clima e, di conseguenza, alla stesura del Paesc, acronimo che vale per Piano d'azione per l'energia sostenibile e il clima. A novembre 2021, il numero dei firmatari del Patto in Europa è di 10.036 Comuni, e il dato italiano arriva a 4.890 unità. Per quanto riguarda la Sardegna sono circa 164 i firmatari, ma non è stato individuato alcun ente di supporto e dei 5 enti coordinatori nessuno risultaattivo. 

Lo studio realizzato dall'Eurispes grazie al contributo dell'assessorato Regionale alla Programmazione e Bilancio, vede come destinatari i 377 Comuni dell'Isola, di cui 350 circa al di sotto dei 10.000 abitanti, chiamati a realizzare il Paesc. Il lavoro intende fornire indicazioni ed elementi per orientare le scelte e le azioni degli enti locali che si trovano a dover affrontare una materia complessa. Viste le dimensioni delle realtà urbane dell'Isola, la ricerca conferma la necessità di favorire il raggruppamento, per aree omogenee, delle piccole realtà territoriali per raggiungere gli obiettivi fissati dall'Unione europea per il 2050. Questa indicazione, in particolare, dovrà essere sviluppata "in un'ottica di rete e di potenziamento delle possibilità dei singoli territori attraverso meccanismi simili a quelli consortili o delle reti di impresa”.

Foto | Richard Allaway su Flickr