Odissea a Desulo per un parto: come sta la sanità sarda?
- Scritto da Effe_Pi
Sei ore per arrivare dal paese del Mandrolisai al capoluogo, contestata la chiusura dell’ospedale di Sorgono, arrivata nel 2011 seguendo le indicazioni dell’Oms.
Si è trattato quasi di un’odissea: sei ore per arrivare da Desulo a Nuoro lungo la strada provinciale 7, con la neve che ha superato il mezzo metro. Tutto comunque è andato bene, la donna è stata ricoverata all'ospedale San Francesco e a quanto si sa al momento non ha nemmeno partorito. La vicenda ha portato però a un duro attacco del sindaco di Desulo, Gigi Littarru, che su Facebook si è chiesto se "una partoriente può fare un viaggio di sei ore per raggiungere l'ospedale di Nuoro? In Sardegna, a Desulo accade anche questo. Mi tengo per me le maledizioni di rito. Siamo governati da incapaci, che puntualmente non capiscono o non vogliono capire”. La donna, con la gravidanza a termine, è partita verso Nuoro alle prime ore del mattino, dopo le prime avvisaglie del parto, ma raggiungere il capoluogo barbaricino si è rivelato più complicato del previsto.
Con la riforma sanitaria - accusa il sindaco - è stato chiuso l'ospedale di Sorgono, che era a pochi chilometri, ora però “ci permettano di avere i mezzi per liberare la strada. Chi ci governa ancora non sa che siamo paesi di montagna distanti ore dal primo ospedale”. L’attacco del primo cittadino, eletto con una civica ma in passato militante nel Pdl, sembra però dimenticare da dove ha origine la vicenda della chiusura del reparto di ostetricia dell’Ospedale di Sorgono, che sarebbe stato più facile da raggiungere. L’ospedale venne chiuso nel 2011 dalla giunta regionale di centrodestra allora in carica, guidata da Ugo Cappellacci, con assessore alla sanità Antonello Liori: peraltro, le motivazioni della Regione sembravano difficili da contestare. Il reparto del piccolo San Camillo venne infatti chiuso per il basso numero di parti, che superavano di poco i 100 annui, mentre l’Organizzazione mondiale della sanità dice che il numero minimo sopra il quale è opportuno tenere aperta una sala parto è di 1000 all’anno, in subordine 500, soglia sopra la quale il livello di qualità dell’assistenza erogata inizia ad essere accettabile.
Per intendersi, i grandi ospedali che si occupano di questo tipo di interventi, come il Fatebenefratelli di Roma, arrivano a una media di oltre 4000 parti all'anno. Nel 2011 la chiusura venne contestata dagli amministratori locali e dal centrosinistra, allora all’opposizione. Nessuno però in seguito ha mai seriamente parlato di riapertura, fino all’episodio di oggi: peraltro c’è anche chi mette sotto accusa lo stesso sindaco, oltre che un meteo difficile da prevedere, perfino per una zona come quella del nuorese. Su internet c’è infatti chi invita Littarru a“fare autocritica e dire che parte di questa situazione è da addebitare proprio a lui”. Un comune come Desulo, infatti, “non dovrebbe essere carente di mezzi spazzaneve, visto che ad ogni nevicata si ripresentano sempre gli stessi annosi problemi di viabilità”.
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