Logo

Ecco come gli evasori sardi ci rubano 63 milioni l’anno

Un danno all’erario di questa entità scoperto l’anno scorso nell’isola dalla finanza, frodi per 28,5 milioni di euro con 934 indagini e oltre 2mila 600 verifiche.

C’è chi impiega lavoratori in nero e chi sottrae risorse europee che dovrebbero essere destinate al sostegno delle imprese, per non parlare di chi truffa il sistema sanitario o percependo pensioni che non sono dovute. È una casistica variegata quella degli evasori fiscali in Sardegna, secondo i dati forniti dalla Guardia di Finanza regionale, che nel corso del 2016 ha compiuto 934 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono 2mila 691 interventi fra verifiche e controlli fiscali a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Sono stati denunciati in tutto 130 soggetti responsabili di 174 reati fiscali, sono stati individuati 453 casi di violazioni all'IVA, 11 casi di evasione fiscale internazionale, 228 casi di evasione immobiliare, in particolare nel settore delle cessioni/acquisti di immobili per importi diversi da quelli dichiarati, nonché 273 soggetti che sono risultati completamente sconosciuti al Fisco.

Settantasei datori di lavoro risultano aver impiegato 70 lavoratori in "nero" e 142 lavoratori irregolari. I finanzieri sardi hanno sequestrato disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 28,5 milioni di euro e avanzato proposte di sequestro per altri 26 milioni di euro. Sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 11,5 milioni di euro, con la denuncia di 50 persone. Individuate truffe nel settore previdenziale e al Sistema Sanitario Nazionale per oltre 500 mila euro, con la denuncia di 32 persone.  A seguito poi delle 61 indagini e dei 48 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, sono stati denunciati 110 soggetti (50% per abuso d'ufficio, 6% per peculato e 14% per corruzione), di cui 20 tratti in arresto.

Non sono mancati nemmeno gli appalti irregolari, per un valore pari ad oltre 225 milioni di euro, con la denuncia di 42 soggetti di cui 16 tratti in arresto. Effettuati anche 285 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l'erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l'esenzione del ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 68% dei casi che hanno cagionato un danno al bilancio pubblico per oltre 100 mila euro. Svolti 63 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 160 persone fisiche e 17 fra aziende e società.

Foto | FuFu Wolf su Flickr

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.