Osservatorio Palestina: tutte le notizie su occupazione e crisi umanitaria
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione a Gaza ma anche in Cisgiordania, con aggiornamenti su quella che in molti definiscono la più grave crisi umanitaria degli ultimi decenni. Quello che i giornali non dicono.
21 maggio, 10.31 - Media, almeno 42 morti a Gaza da questa mattina - Sono almeno 42 le vittime degli attacchi israeliani a Gaza dall'inizio della giornata. Lo ha riferito la televisione al Jazeera.
10.20 - Roma, Stop Rearm Eu: sit-in a Montecitorio per cessate fuoco a Gaza Al voto Mozione Pd-M5S-Avs - Nella giornata del voto per la mozione di Pd-M5S-Avs che chiede "sanzioni per Israele, lo stop commercio di armi, il cessate il fuoco a Gaza, di aprire i valichi", la campagna europea Stop Rearm Eu chiama per il 21 maggio a un sit-in dalle 11.30 a piazza Montecitorio, "davanti al Parlamento"."Un giorno tutti diranno di essere stati contro, scriveva El Akkad. Quel giorno si avvicina", scrive la campagna nel messaggio di convocazione. "Per opportunismo, per limitare i danni dello sputtanamento, per non pagare il conto, per convincimento - continua la nota - Tutti e il governo italiano per ultimo e i caporedattori italiani dopo i direttori e i direttori dopo i politici e i politici dopo il governo: non importa, faremo dopo i conti, ora bisogna fermare il genocidio con ogni mezzo. Fare con ogni mezzo pressione su chi può fare pressione su Netanyahu"."Si vota la mozione unitaria di Avs-Pd-M5s che chiede sanzioni per Israele - continua la convocazione - chiede lo stop commercio di armi, il cessate il fuoco, di aprire i valichi. Venite, spargete voce. Tutto quello che si può, bisogna farlo. Verso il 21 giugno", concludono, ricordando l'appuntamento nazionale lanciato dalla campagna.
10.00 - Deposito pieno di aiuti alle porte di Gaza. L'appello Unrwa: "Devono entrare subito" - L'operatrice Onu ad Amman: "Qui c'è cibo sufficiente per 200mila persone per 1 mese. Serve solo volontà politica e motivazione" - La funzionaria dell'UNRWA Louise Wateridge, mostra i magazzini vuoti di Gaza, mentre quelli di Amman, in Giordania, sono pieni: "A poche ore di distanza, c'è tutto. Qui c'è abbastanza cibo per 200.000 persone per un mese intero. Ci sono farmaci essenziali, forniture mediche salvavita, tutto ciò di cui tutti hanno bisogno. Sono qui da settimane, pronti a entrare nella Striscia di Gaza. Abbiamo bisogno che questi aiuti arrivino ora". Aggiungendo che "Abbiamo solo bisogno della volontà politica e della motivazione per farlo".
9.00 - Gaza: MSF accusa Israele di concedere un aiuto "ridicolmente insufficiente", solo una "cortina di fumo" - L’ONG Medici Senza Frontiere ha accusato mercoledì Israele di permettere l’ingresso a Gaza solo di un aiuto "ridicolmente insufficiente" rispetto ai bisogni del territorio, soltanto per non essere accusato di "carestia imposta alla popolazione". "Questo piano è un modo per strumentalizzare gli aiuti, trasformandoli in uno strumento al servizio degli obiettivi militari delle forze israeliane", ha dichiarato Pascale Coissard, coordinatrice delle emergenze di MSF a Khan Younis, a Gaza, in un comunicato.
20 maggio, 9.20 - Bombardamenti israeliani durante la notte e nella giornata di martedì hanno ucciso almeno 60 persone in tutta la Striscia di Gaza, secondo quanto riferito da funzionari sanitari palestinesi - Israele ha lanciato una nuova grande offensiva nel territorio negli ultimi giorni, affermando di voler recuperare decine di ostaggi detenuti da Hamas e distruggere il gruppo militante. Lunedì, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha permesso per la prima volta in due mesi e mezzo l'ingresso di un numero limitato di camion di aiuti a Gaza, dichiarando di essere stato costretto a revocare il blocco imposto ai 2 milioni di palestinesi del territorio, che aveva suscitato timori di carestia. Tuttavia, le agenzie delle Nazioni Unite hanno affermato che i pochi camion entrati non erano neanche lontanamente sufficienti a soddisfare l'enorme bisogno di cibo, medicine e altri beni di prima necessità. Durante il cessate il fuoco di quest'anno, entravano circa 600 camion al giorno. Due bombardamenti nel nord di Gaza hanno colpito una casa familiare e una scuola trasformata in rifugio, uccidendo almeno 22 persone, più della metà delle quali donne e bambini, secondo il Ministero della Salute di Gaza. Un attacco nella città centrale di Deir al-Balah ha ucciso 13 persone, mentre un altro nel vicino campo profughi di Nuseirat ha fatto 15 vittime, secondo l'ospedale Al-Aqsa Martyrs. Due raid nella città meridionale di Khan Younis hanno ucciso 10 persone, secondo l'ospedale Nasser. Non ci sono state dichiarazioni immediate da parte dell'esercito israeliano, che sostiene di colpire solo i militanti e accusa Hamas delle morti civili, poiché il gruppo opera in aree densamente popolate. La guerra a Gaza è iniziata quando miliziani guidati da Hamas hanno attaccato il sud di Israele, uccidendo circa 1.200 persone, per lo più civili, e rapendo 251 altri. I militanti detengono ancora 58 prigionieri, circa un terzo dei quali si ritiene siano ancora vivi, dopo che la maggior parte degli altri sono stati rilasciati grazie a cessate il fuoco o altri accordi. L'offensiva di ritorsione di Israele, che ha distrutto vaste aree di Gaza, ha ucciso oltre 53.000 palestinesi, in gran parte donne e bambini, secondo il Ministero della Salute di Gaza, che non distingue tra civili e combattenti nel suo conteggio. Il conflitto ha sfollato circa il 90% della popolazione, molti dei quali più volte.
9.10 - "Parigi è determinata a riconoscere uno Stato palestinese", ha sottolineato il capo della diplomazia francese, ribadendo che ciò è nell'interesse sia dei palestinesi che degli israeliani - "Non possiamo lasciare in eredità ai bambini di Gaza la violenza e l'odio. Quindi tutto questo deve cessare, ed è per questo che siamo determinati a riconoscere lo Stato di Palestina", ha dichiarato il Ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot su France Inter. "E ci sto lavorando attivamente perché vogliamo così contribuire a una soluzione politica nell'interesse dei palestinesi, ma anche della sicurezza di Israele", ha aggiunto. Questo riconoscimento dovrebbe avvenire in occasione della conferenza internazionale copresieduta da Francia e Arabia Saudita per rilanciare una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese basata sul principio dei "due Stati", che si terrà dal 17 al 20 giugno. Il ministro francese ha ribadito con forza che la situazione a Gaza è "insostenibile, perché la violenza cieca e il blocco degli aiuti umanitari da parte del governo israeliano hanno trasformato Gaza in un luogo di morte, per non dire un cimitero". "È una violazione assoluta di tutte le norme del diritto internazionale", ha denunciato. "Ed è contrario alla sicurezza di Israele, a cui la Francia tiene, perché chi semina violenza raccoglie violenza", ha aggiunto. Ha nuovamente chiesto a Israele di permettere l'ingresso di aiuti umanitari "massicci" e "senza alcun ostacolo". Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha autorizzato una quantità limitata di aiuti umanitari dopo più di due mesi e mezzo di blocco totale del piccolo territorio palestinese, afflitto da una situazione umanitaria catastrofica.
8.45 - Smotrich (Ministro delle finanze di Israele): Gran Bretagna, Francia, Canada allineati con i terroristi, "Spinti fino al punto di cercare di ricompensarli con uno Stato" - Il ministro delle Finanze israeliano, esponente dell'estrema destra, Bezalel Smotrich, ha risposto alla dichiarazione congiunta rilasciata lunedì da Francia, Regno Unito e Canada che chiedeva la fine della guerra, affermando che questi paesi "si sono moralmente allineati a un'organizzazione terroristica che ha violentato, massacrato, assassinato e bruciato donne, neonati e bambini". Questi Paesi, secondo Smotrich, "si sono spinti fino al punto di cercare di ricompensare il terrorismo concedendogli uno Stato"."Israele non piegherà la testa di fronte a questa ipocrisia morale, all'antisemitismo e all'unilateralità. Continuerà la sua guerra giusta e morale finché Hamas non sarà distrutta, gli ostaggi non saranno restituiti e la minaccia della Striscia di Gaza per i cittadini israeliani non sarà eliminata", ha sottolineato il ministro dello Stato ebraico."Israele non accetterà mai l'istituzione di uno stato terrorista al suo interno che metterebbe in pericolo la sua esistenza e minaccerebbe il futuro del popolo ebraico", ha concluso Smotrich.Ieri, i leader di Regno Unito, Francia e Canada hanno rilasciato una rara dichiarazione congiunta, definendo la campagna militare di Israele a Gaza "sproporzionata" e precisando che l'ostruzione alla consegna di aiuti umanitari all'enclave palestinese potrebbe violare il diritto internazionale. I tre Paesi hanno quindi minacciato azioni concrete se l'offensiva non terminerà e gli aiuti non riprenderanno.
8.00 - Oms: a Gaza due milioni muoiono di fame - "A Gaza, a due mesi dall'inizio dell' ultimo blocco, due milioni di persone muoiono di fame, mentre 116mila tonnellate di cibo sono bloccate al confine, a pochi minuti di distanza". Così il segretario dell'Organizzazione mondiale della sanità, Ghebreyesus. Parlando a Ginevra per la 78esima assemblea dell'Organizzazione, Ghebreyesus ha aggiunto: "Il rischio di carestia a Gaza sta aumentando. E aumento delle ostilità, ordini di evacuazione, riduzione di spazi umanitari" causano "afflusso di vittime in sistema sanitario già in ginocchio".
18 maggio, 8.57 - Raid israeliani a Gaza: almeno 66 morti nel corso della notte - I bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 66 persone durante la notte e nella giornata di domenica, secondo quanto riportato dagli ospedali e dai medici dell'enclave devastata, mentre Israele intensifica la sua offensiva nel territorio, azione che, afferma, mira a esercitare pressione su Hamas per concordare un cessate il fuoco temporaneo. L'esercito israeliano non ha fornito commenti immediati. L'ospedale Nasser nella città meridionale di Khan Younis ha riferito di aver ricevuto i corpi di 20 persone uccise in una serie di raid aerei notturni che hanno colpito abitazioni e tende che ospitavano famiglie sfollate nell'area di Muwasi. Nel nord di Gaza, almeno 36 persone sono morte in diversi attacchi, secondo i soccorritori del ministero della salute e della protezione civile. Tra le vittime ci sono nove membri di una stessa famiglia, uccisi quando un raid aereo ha colpito la loro casa nel campo profughi di Jabaliya, secondo i servizi di emergenza del ministero della salute. Un altro attacco ha colpito la casa della famiglia Berawi, sempre a Jabaliya, uccidendo 10 persone, tra cui sette bambini e una donna, come riportato dalla protezione civile, che opera sotto il governo guidato da Hamas. Tra i morti ci sono due genitori e i loro tre figli, oltre a un padre e i suoi quattro bambini. Nella parte centrale di Gaza, almeno 10 persone sono morte in due attacchi separati, secondo l'ospedale Al-Aqsa Martyrs nella città di Deir al-Balah. Un raid sulla città di Zweida ha ucciso sette persone, tra cui due bambini e quattro donne. Il secondo ha colpito un appartamento a Deir al-Balah, uccidendo due genitori e il loro figlio, ha riferito l'ospedale.
7.51 - Media, Vance andrà in Israele martedì - Il vicepresidente statunitense JD Vance visiterà Israele martedì prossimo. Lo dice il canale israeliano Channel 12 citato dai media israeliani, che sottolineano come la eventuale missione di Vance potrebbe arrivare subito dopo la mancata visita di Donald Trump della settimana scorsa durante il suo viaggio in Medio Oriente. Vance parteciperà alla messa di insediamento di Papa Leone XIV in Vaticano. La notizia della prevista visita di Vance giunge mentre ieri in Qatar è iniziato un nuovo round di negoziati per un cessate il fuoco a Gaza e un accordo sulla presa di ostaggi tra Hamas e Israele, dopo che l'esercito israeliano ha lanciato la sua nuova offensiva ampliata nella Striscia di Gaza.
7.00 - L'ambasciata USA a Tripoli smentisce la notizia di un presunto piano per trasferire i palestinesi in Libia - L'ambasciata americana in Libia ha smentito domenica una notizia secondo cui il governo degli Stati Uniti starebbe lavorando a un piano per trasferire i palestinesi dalla Striscia di Gaza in Libia. Giovedì, NBC News aveva riportato che l'amministrazione Trump sta elaborando un piano per trasferire permanentemente fino a un milione di palestinesi dalla Striscia di Gaza in Libia. NBC News citava cinque fonti a conoscenza della questione, tra cui due persone con conoscenza diretta e un ex funzionario americano. "La notizia di presunti piani per trasferire i gazawi in Libia è falsa", ha dichiarato l'ambasciata americana sulla piattaforma X. Il Governo di Unità Nazionale con sede a Tripoli, riconosciuto a livello internazionale, non era disponibile per un commento immediato. Trump aveva precedentemente affermato che vorrebbe che gli Stati Uniti prendessero il controllo della Striscia di Gaza e che la popolazione palestinese fosse reinsediata altrove. I palestinesi respingono con forza qualsiasi piano che preveda la loro partenza da Gaza, paragonando tali idee alla "Nakba" (o "catastrofe") del 1948, quando centinaia di migliaia di persone furono private delle loro case nella guerra che portò alla creazione di Israele. Quando Trump avanzò per la prima volta questa idea dopo essere diventato presidente, disse che avrebbe voluto che gli alleati degli Stati Uniti, Egitto e Giordania, accogliessero la popolazione di Gaza. Entrambi i paesi rifiutarono l'idea, che suscitò condanne a livello globale, con palestinesi, nazioni arabe e l'ONU che affermarono che si sarebbe trattato di una pulizia etnica. Ad aprile, Trump aveva dichiarato che i palestinesi potevano essere spostati "in diversi paesi, e ci sono molti paesi disposti a farlo". Durante una visita in Qatar questa settimana, Trump ha ribadito il suo desiderio di prendere il controllo del territorio, affermando di volerlo trasformare in una "zona di libertà" e che non c'è più nulla da salvare. In precedenza, Trump aveva detto di voler trasformare Gaza nella "Riviera del Medio Oriente".
17 maggio, 9.15 - media, blindati Idf avanzano nel centro di Gaza - Veicoli militari blindati dell'Idf stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, nel centro di Gaza, sotto la protezione di un pesante fuoco di copertura, secondo quanto riporta l'emittente Al Jazeera che cita media palestinesi locali. Il fuoco dell'artiglieria israeliana starebbe prendendo di mira le aree di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah e una serie di enormi esplosioni sono state segnalate nell'area di al-Qarara di Khan Younis, nel sud.
9.13 - Medioriente: Sanchez in Iraq per vertice Lega Araba - Il premier spagnolo Pedro Sanchez ieri sera è arrivato in Iraq per partecipare al vertice della Lega Araba che si tiene oggi a Bagdad. "La Spagna è stata invitata" al summit "per il suo chiaro impegno a porre fine alla violenza in Palestina", ha affermato il leader su X. "Gaza non può più aspettare. Gli aiuti umanitari devono giungere con urgenza nella Striscia, sotto l'egida delle Nazioni Unite", ha rimarcato Sanchez.
7.44 - Al Jazeera, 115 morti in nuovo attacco israeliano a Gaza - Almeno 115 persone sono morte in un nuovo grande attacco aereo israeliano sulla Striscia di Gaza. A riferirlo è l'emittente araba Al Jazeera. L'operazione è denominata "Carri di Gedeone" e il bilancio è riferito ai morti dall'alba di ieri.
15 maggio, 9.09 - M.O.: media, 84 morti a Gaza dall'alba - Sono almeno 84 secondo la televisione al Jazeera i morti nella Striscia di Gaza dall'alba, per la maggior parte a Khan Younis, nel sud. La Protezione civile di Gaza, a quanto riporta l'Afp, ha confermato 34 vittime.
6.25 - M.O.: Al-Thani, Israele non dimostra interesse a negoziati - Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, ha dichiarato che gli ultimi bombardamenti su Gaza dimostrano che Israele non e' interessato a un processo di pace. Lo sceicco ha definito l'operazione un "cattivo segnale" in un'intervista alla Cnn avvenuta a Doha, in occasione della visita del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e ha affermato di non aspettarsi pertanto molti progressi diplomatici verso un cessate il fuoco. Al-Thani ha salutato il rilascio dell'ostaggio israeliano-americano Edan Alexander come una "svolta che contribuira' a rimettere in carreggiata i colloqui". "Purtroppo la reazione di Israele e' stata (bombardare) il giorno dopo, mentre inviava la delegazione", ha aggiunto il capo del governo del Qatar, secondo il quale Israele "essenzialmente invia il segnale di non essere interessato ai negoziati". "Le nostre squadre stanno collaborando con entrambe le parti. Speriamo di vedere qualche progresso; non sono sicuro che questo progresso si vedra' molto presto con questo comportamento persistente", ha detto ancora lo sceicco. Israele ha inviato una delegazione a Doha per proseguire le trattative, che coincidono con la visita di Trump. "Se non c'e' la volonta' di impegnarsi in un negoziato significativo, come possiamo raggiungere una soluzione?", ha concluso Al-Thani, "alla fine, la decisione spetta alle parti".
6.00 - Le sanzioni di Trump contro il procuratore della CPI hanno fermato il lavoro del tribunale - Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha perso l'accesso alla sua email e i suoi conti bancari sono stati congelati. Al personale americano della corte con sede all'Aia è stato detto che, se viaggiano negli Stati Uniti, rischiano l'arresto. Alcune organizzazioni non governative hanno interrotto la collaborazione con la CPI, e i leader di una di esse non rispondono nemmeno alle email dei funzionari del tribunale. Questi sono solo alcuni degli ostacoli che il personale della corte sta affrontando da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a febbraio, ha imposto sanzioni al suo procuratore capo, Karim Khan, secondo interviste con attuali ed ex funzionari della CPI, avvocati internazionali e attivisti per i diritti umani. "Le sanzioni impediranno alle vittime di ottenere giustizia", ha dichiarato Liz Evenson, direttrice della giustizia internazionale di Human Rights Watch. Trump ha sanzionato la corte dopo che un panel di giudici della CPI, a novembre, ha emesso mandati d'arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della difesa Yoav Gallant.
12 maggio, 10.37 - Bombardato un campo d’accoglienza a Gaza, 16 le vittime del raid – Sedici persone, in gran parte donne e bambini, sono morti oggi a causa di un bombardamento israeliano su un campo di accoglienza allestito in una scuola a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche della Striscia. Altre persone sono state uccise nei raid su Nuseirat, nel centro di Gaza.
10.21 - Persone di Gaza in fila per il cibo, Palestinesi in fila per ricevere cibo a Gaza City. Nuove immagini dell'agenzia di stampa palestinese Wafa mostrano persone in fila per ricevere cibo da un'organizzazione benefica a Gaza City. "La crisi alimentare nella Striscia di Gaza peggiora giorno dopo giorno a causa del blocco israeliano e della chiusura dei valichi di frontiera, con la Striscia che sta affrontando una vera e propria carestia", ha riportato Wafa. Gaza è sotto blocco da oltre due mesi, lasciando la maggior parte della popolazione sfollata senza cibo, acqua e altri beni essenziali. Hamas ha dichiarato durante il fine settimana che avrebbe rilasciato un ostaggio israelo-statunitense, il 21enne Edan Alexander, nel corso dei colloqui con gli Stati Uniti per raggiungere un cessate il fuoco. Il Primo Ministro israeliano ha affermato che non si è impegnato per un cessate il fuoco, ma ha detto che garantirà un "corridoio sicuro" per il rilascio di Alexander. Secondo il Ministero della Salute di Gaza, almeno 52.800 palestinesi sono stati uccisi da ottobre 2023, con quasi 120.000 feriti.
9.00 - Medioriente: ufficio Netanyahu, rilascio ostaggio non comporta tregua - "Siamo in giorni critici, in cui Hamas si trova ad affrontare un accordo che consentirebbe il rilascio dei nostri ostaggi. I negoziati proseguiranno sotto pressione e nel mezzo dei preparativi per l'intensificazione dei combattimenti". Così l'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in una nota successiva all'annuncio del rilascio dell'ostaggio israelo-americano Edan Alexander. L'ufficio del primo ministro ha chiarito che per la liberazione dell'ostaggio non sono state fatte promesse di cessate il fuoco né di scarcerazione dei prigionieri palestinesi. "Il previsto rilascio del soldato israeliano Edan Alexander" da parte di Hamas, avverrà "senza ottenere nulla in cambio, sarà possibile grazie alla politica determinata che abbiamo condotto, con il sostegno" del presidente degli Stati Uniti Donald "Trump, e grazie alla pressione militare delle truppe israeliane nella Striscia di Gaza". Lo riporta The Times of Israel
11 maggio, 12.33 - Medioriente: Leone XIV, si presti aiuto umanitario a Gaza e si liberino ostaggi - A Gaza "si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati gli ostaggi". Lo ha detto Papa Leone XIV nel suo primo Regina Caeli.
10.00 - M.O.: soccorsi Gaza, 8 morti in raid Israele tra cui 4 bambini = La Protezione civile palestinese ha riferito di un bilancio di otto morti, tra cui quattro bambini piccoli, in un attacco aereo israeliano contro il campo profughi di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Gli aerei militari israeliani hanno preso di mira tre tende che ospitavano decine di sfollati durante la notte, uccidendo "otto persone, tra cui quattro bambini dai due ai cinque anni e due donne", ha dichiarato il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal. L'esercito israeliano, che ha ripreso l'offensiva contro il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza il 18 marzo dopo una tregua di due mesi, non ha ancora rilasciato dichiarazioni sull'ultima incursione. Delle riprese video girate da media internazionali mostrano i soccorritori, al buio, che evacuano i corpi in ambulanza, uno in un sacco di plastica bianco, l'altro in una coperta, e un neonato ferito. Secondo Bassal, l'esercito israeliano ha anche distrutto cinque case nella parte orientale di Gaza City (nord) con esplosivi e ha sparato colpi di artiglieria contro la città di Abassa, a est di Khan Younis, ma al momento non e' stato segnalato alcun ferito né vittime.
9.27 - M.O., Pizzaballa: a Gaza non c'è rimasto più nulla da annientare "Emergenza della Striscia è umanitaria, più che militare" - "Gaza è tutta distrutta, non è rimasto più nulla da annientare. L'emergenza nella Striscia è umanitaria, più che militare. Bisogna capire che senso abbia tutto questo, considerato che a Gaza nessuno può entrare né uscire ed è già sotto occupazione, di fatto. È molto difficile esprimere qualcosa di chiaro perché non c'è nulla di chiaro". Così ha detto il patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa.
9.00 - MO: GB, GRUPPO LEGALI PRO-ISRAELE SHOCK, 'GUERRA A GAZA POTREBBE RIDURRE OBESITA'' = La carestia a Gaza potrebbe ridurre i livelli di obesità e aumentare l'aspettativa di vita dei palestinesi. Questo il contenuto shock di una lettera che Jonathan Turner, ceo di Uk lawyers for Israel (Uklfi), gruppo di avvocati pro- Israele, ha inviato alla segreteria della cooperativa di consumatori britannici 'Co-operative group', contestando una mozione che deve essere discussa all'assemblea generale per chiedere lo stop alla vendita di prodotti israeliani nel Regno Unito. Nel testo si citano 186.000 vittime gazawi, un dato estrapolato da una lettera scritta da alcuni scienziati e pubblicata da "The Lancet" l'anno scorso. La stima è stata definita da Turner come "totalmente falsa e fuorviante" in quanto sarebbero state contate anche le vittime indirette dalla guerra. ''La lettera (di Lancet) ha anche ignorato fattori che potrebbero aumentare l'aspettativa di vita media a Gaza - scriveva Turner - Tenendo presente che uno dei problemi di salute più grandi a Gaza, prima dell'attuale guerra, era l'obesità''. La dichiarazione shock è stata definita "disgustosa" dagli attivisti del Palestine solidarity campaign (Psc), organizzazione che lotta per i diritti del popolo palestinese. "Mentre i bambini nella striscia di Gaza affrontano il crescente rischio di morire di fame o malattia - afferma Ben Jamal, direttore di Psc - l'indicazione del capo di Uklfi, secondo cui potrebbero trarre beneficio dalla perdita di peso, è assolutamente ripugnante".
10 maggio, 11.30 - M.O., dal 16 maggio nuovo convoglio umanitario italiano verso Gaza - La presentazione dell'iniziativa alla Camera Roma - Nuovo convoglio umanitario italiano, a sostegno delle stremate popolazioni della Palestina. Una delegazione della società civile italiana è, infatti, in partenza dal 16 al 19 maggio per il valico di Rafah e la Striscia di Gaza e ne fanno parte realtà come Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), ARCI e Assopace Palestina. Del convoglio umanitario faranno parte, oltre agli operatori e le operatrici delle organizzazioni della società civile, anche 15 parlamentari, 2 eurodeputati, 13 giornaliste e giornalisti, accademici ed esperte di diritto internazionale. La nuova missione sarà presentata martedì 13 Maggio alle ore 13 presso la Federazione Nazionale della Stampa Italiana in via delle Botteghe Oscure 54 a Roma con una conferenza stampa nel corso della quale verranno presentati obiettivi umanitari, finalità politiche e programma della missione.
11.23 ++ Appello dei gruppi al Pe, 'crisi a Gaza intollerabile' ++ Ppe, S, Renew, Verdi e Left insieme. Mancano Ecr e Patrioti - "Noi, leader dei gruppi politiciPpe, S&D, Renew Europe, Verdi/Efa e Left al Parlamento Europeo, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la minaccia di un'ulteriore escalation militare nella Striscia di Gaza e protestiamo contro tutte le violazioni del dirittoi nternazionale in questo conflitto, comprese tutte le dichiarazioni che prevedono cambiamenti territoriali o demografici nella zona". Lo fanno sapere i gruppi in una nota.Non si sono associati all'iniziativa Ecr e i Patrioti per l'Europa. "Chiediamo un intervento internazionale immediato ed efficace per alleviare l'intollerabile crisi umanitaria a Gaza".
11.00 - Columbia sospende oltre 65 studenti dopo una protesta pro-Palestinese nella biblioteca - La Columbia University ha sospeso decine di studenti e vietato l'accesso ad ex allievi e altri partecipanti a una manifestazione pro-Palestina svoltasi all'interno della biblioteca principale dell'università all'inizio di questa settimana. L'istituzione della Ivy League, situata a Manhattan, ha annunciato venerdì di aver sospeso provvisoriamente più di 65 studenti e di aver vietato l'ingresso al campus ad altre 33 persone, inclusi studenti di istituzioni affiliate come il Barnard College. Un numero non specificato di ex allievi che hanno partecipato alla protesta è stato anch'esso escluso dall'università. Circa 80 persone sono state arrestate in relazione alla manifestazione di mercoledì sera. Secondo il sito web della Columbia, una sospensione provvisoria significa generalmente che uno studente non può recarsi nel campus, frequentare le lezioni o partecipare ad altre attività universitarie. L'università non ha voluto specificare la durata di queste misure disciplinari, limitandosi a dire che le decisioni sono in attesa di ulteriori indagini. Circa 80 persone sono state arrestate in relazione alla manifestazione di mercoledì sera presso la Butler Library dell'università. La maggior parte affronta accuse di violazione di proprietà privata, mentre alcuni potrebbero anche essere accusati di condotta disturbatoria, hanno dichiarato le autorità. I manifestanti, con il volto coperto da mascherine, hanno superato gli agenti di sicurezza del campus, sono entrati di corsa nell'edificio e hanno appeso bandiere palestinesi e altri striscioni sugli scaffali. Alcuni hanno anche scritto frasi sui mobili e sulle cornici della biblioteca. La polizia di New York, con elmetti e altre protezioni, ha disperso la protesta su richiesta dei funzionari universitari, che hanno condannato le manifestazioni come un'"inaccettabile" interruzione per gli studenti che studiavano e si preparavano per gli esami finali. Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che il suo ufficio esaminerà lo stato dei visti dei partecipanti all'occupazione della biblioteca per una possibile espulsione. L'amministrazione Trump ha già ritirato i fondi federali e detenuto studenti internazionali alla Columbia e in altre prestigiose università americane a causa della loro gestione delle proteste studentesche contro la guerra a Gaza.
9.00 - Il bilancio delle vittime a Gaza sale a 52.787 - "Il bilancio delle vittime palestinesi a causa degli assalti militari israeliani a Gaza è salito a 52.787 da ottobre 2023, hanno dichiarato le autorità sanitarie di Gaza in un comunicato venerdì. Il numero totale di feriti è aumentato a 119.349, secondo il comunicato. Nelle ultime 24 ore, 27 palestinesi sono stati uccisi e altri 85 sono rimasti feriti durante le operazioni militari israeliane nell'enclave. Almeno 2.678 palestinesi sono stati uccisi e altri 7.308 feriti da quando Israele ha ripreso i bombardamenti intensivi il 18 marzo, ponendo fine a due mesi di tregua, ha inoltre precisato il comunicato."
7 maggio, 9.18 - MEDIO ORIENTE: 13 MORTI A GAZA IN RAID ISRAELIANI ALL'ALBA GAZA - Tredici persone sono state uccise e altre ferite dall'alba di oggi a causa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa che cita fonti mediche di Gaza. Due persone sono morte a Bani Suhaila, a est di Khan Yunis, nel sud di Gaza. Otto persone, tra cui quattro bambini, sono morti a causa di un raid nel centro di Khan Yunis. Altre tre persone sono decedute in seguito a un bombardamento nella zona di Tal al-Zaatar, a est di Jabalia, nel nord della Striscia.
9.01 - M.O.: Egitto e Qatar, lavoriamo su tregua in accordo - Qatar ed Egitto hanno respinto le voci di uno scontro sulla mediazione di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. In una dichiarazione congiunta riportata dal Times of Israel, i due governi hanno assicurato che stanno lavorando insieme "con una visione condivisa per porre fine alla crisi umanitaria senza precedenti a Gaza" e hanno respinto i tentativi di creare una spaccatura tra "paesi fratelli".
6 maggio - Più di due decine di manifestanti filo-palestinesi sono stati arrestati lunedì sera all'Università di Washington a Seattle dopo aver occupato un edificio di ingegneria e dato fuoco a dei cassonetti. Il gruppo di protesta, chiamato Super UW, ha occupato l'Interdisciplinary Engineering Building per chiedere all'università di interrompere i legami con Boeing, poiché l'azienda aerospaziale ha contratti militari che, secondo gli studenti, "sono utilizzati da Israele nel suo genocidio contro il popolo palestinese, finanziato dagli Stati Uniti". "Gli studenti dell'UW vogliono che Boeing lasci il nostro campus", ha scritto il gruppo su Facebook lunedì. Boeing, in particolare, aveva donato 10 milioni di dollari all'università nel 2022 per la costruzione dell'Interdisciplinary Engineering Building.
6 maggio, 17.57 - 'Sedici morti in un attacco nel centro della Striscia di Gaza' Lo riferiscono i media palestinesi - I media palestinesi riferiscono che 16 persone sono rimaste uccise in un attacco che ha colpito una ex scuola nel campo profughi di al-Bureij, nel centro della Striscia di Gaza.
17.46 - Kallas, 'situazione a Gaza insostenibile, aiuti subito' - "In una telefonata ho detto a Gideon Sa'ar (ministro degli Esteri israeliano) che la situazione umanitaria a Gaza è insostenibile. Gli aiuti umanitari devono riprendere immediatamente e non devono mai essere politicizzati. Il nuovo meccanismo di consegna degli aiuti dovrebbe passare attraverso gli attori umanitari". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
17.26 - Cinque minuti di buio per Gaza. E' l'iniziativa promossa dal Comitato 'Monteverde per la Pace' che, in solidarietà con la popolazione palestinese, chiede ai cittadini del quartiere di Roma di spegnere le luci delle abitazioni questa sera dalle 22 alle 22.05. Un gesto per esprimere "concretamente e nell'immediato - si legge nella dichiarazione diffusa- la condanna e l'orrore alla notizia del nuovo piano militare, approvato all'unanimità dal gabinetto di sicurezza israeliano e confermato direttamente dal premier Netanyahu, che prevede un'invasione massiccia a Gaza, la sua distruzione definitiva". L'iniziativa del Comitato 'Monteverde per la Pace' è "un'azione semplice che potrebbe essere significativa se raggiungiamo grandi numeri".
6 maggio, 15.19 - MO: ONU, 'A GAZA BISOGNO DISPERATO DI CIBO E ACQUA MA ARRIVANO BOMBE' - ''A Gaza c'è un disperato bisogno di cibo, e invece arrivano bombe. Hanno bisogno di acqua, arrivano bombe. Hanno bisogno di cure mediche, e arrivano bombe". Lo ha denunciato Jens Laerke, portavoce dell'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), parlando con i giornalisti a Ginevra. Dopo l'annuncio del governo israeliano su un piano per far arrivare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso aziende private, ha poi aggiunto: "Non ci sono più aiuti da distribuire perché l'operazione umanitaria è stata soffocata". Laerke ha anche sottolineato che Israele deve permettere la riapertura dei valichi di confine e consentire il passaggio degli aiuti salvavita per alleviare la sofferenza: "Abbiamo aiuti già posizionati fuori dalla Striscia di Gaza, pronti per essere inviati".
15.12 - M.O.: chitarrista Radiohead annulla concerti per "minacce" - Il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood e il musicista israeliano Dudu Tassa hanno annullato due concerti nel Regno Unito a causa di "minacce concrete" in seguite a un appello al boicottaggio da parte di un gruppo filo-palestinese. Gli organizzatori "hanno ricevuto minacce sufficientemente credibili da concludere che non è sicuro" tenere i concerti a Londra e Bristol, hanno scritto gli artisti in una lettera pubblicata sui social. Jonny Greenwood, Dudu Tassa e i musicisti della band hanno denunciato di essere vittime di "censura", aggiungendo che "le intimidazioni non aiuteranno a raggiungere la pace e la giustizia che tutti meritano in Medio Oriente"."Gli artisti dovrebbero essere liberi di esprimersi, indipendentemente dalla loro nazionalità o religione e indipendentemente dalle decisioni prese dai loro governi", hanno aggiunto. La Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (Pacbi), il gruppo che ha invitato la gente a evitare i concerti, ha accolto con favore le cancellazioni. "Ribadiamo il nostro appello affinché tutti i locali si rifiutino di programmare" questi concerti, ha scritto il gruppo su X. Il PACBI, che fa parte del movimento Bds (Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele), accusa Jonny Greenwood e Dudu Tassa di essere "complici del genocidio a Gaza" e il Bds ha criticato Jonny Greenwood per aver tenuto un concerto a Tel Aviv nel maggio 2024. Presi di mira anche i Radiohead, definito "la band più nota ad aver sfidato gli appelli" al boicottaggio di Israele. A ottobre, il frontman dei Radiohead Thom Yorke è stato importunato da un membro del pubblico filo-palestinese durante un concerto a Melbourne, in Australia. "Quanti bambini morti ci vorranno perché si condanni il genocidio di Gaza?" ha chiesto dal pubblico, mentre il cantante si esibiva da solista. Thom Yorke rispose accusandolo di aver rovinato il concerto e lo sfidò a salire sul palco: "Non startene lì impalato come un codardo, vieni qui e dimmelo in faccia". Nel 2017, il gruppo britannico ha denunciato una campagna che li esortava ad annullare un concerto in Israele, definendo gli appelli al boicottaggio uno "straordinario spreco di energie".
15.11 - Avs-Pd-M5s-+Eu chiedono informativa di Meloni su Gaza - In Aula parlano Fratoianni, Provenzano, Ricciardi e Della Vedova - Le opposizioni hanno chiesto in Aula alla Camera una informativa urgente della premier Giorgia Meloni sulla situazione di Gaza. "Chiediamo che il governo italiano nella sua espressione più alta, la presidente del consiglio Meloni, venga in quest'Aula parlamentare e dica una parola su quanto sta accadendo a Gaza, perché in quella gigantesca prigione a cielo aperto non c'è mai fine all'orrore: il governo criminale di Netanyahu ha deciso il piano di invasione di Gaza, di occupazione senza limiti di tempo di quel territorio e di organizzare la deportazione della popolazione palestinese". Alla richiesta si sono associati il Pd con Beppe Provenzano, M5s con Riccardo Ricciardi e +Europa con Benedetto Della Vedova.
6 maggio, 13.45 - M.O.: Smotrich, Gaza sarà totalmente distrutta - Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha assicurato che Gaza sarà "totalmente distrutta" nella guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas. L'esponente di estrema-destra è certo che la popolazione, dopo essere stata sfollata a sud secondo il piano approvato dal governo, comincerà a "partire in gran numero per paesi terzi".
6 maggio, 13.39 - M.O., Unrwa: oltre 66.000 bambini soffrono di malnutrizione - a Gaza Migliaia di persone consumano un solo pasto ogni due o tre giorni - "Centinaia di migliaia di palestinesi consumano un solo pasto ogni due o tre giorni" e "più di 66.000 bambini soffrono di grave malnutrizione" nella Striscia di Gaza a causa del blocco imposto a inizio marzo da Israele all'ingresso degli aiuti nell'enclave palestinese. Lo ha detto il portavoce dell'Unrwa (Nazioni Unite), Adnan Abu Hasna, in un'intervista rilasciata all'emittente panaraba egiziana Al-Ghad TV.
6 maggio, 12:20 - Usa: attivisti proPal occupano edificio Università Washington - Un gruppo di manifestanti pro-Palestina ha occupato un edificio accademico presso l'Università di Washington (Uw), chiedendo all'università di interrompere i legami con la Boeing mentre continua la guerra a Gaza."La polizia dell'Uw è sul posto presso l'Interdisciplinary Engineering Building, occupato da alcune decine di individui poco prima della chiusura dell'edificio", ha reso noto l'ateneo alla Abc News. Un gruppo chiamato Students United for Palestinian Equality & Return ha rivendicato l'azione: un portavoce ha dichiarato che l'obiettivo è "eliminare l'influenza della Boeing e di altre aziende manifatturiere dal nostro spazio educativo". La Boeing, una delle più grandi aziende di difesa degli Stati Uniti, alleati di Israele nella guerra di Israele a Gaza, ha una lunga storia con l'Università di Washington. L'università ha dichiarato che "gli intrusi per lo più si coprono il volto e accatastano i mobili dell'edificio vicino agli ingressi"
Medioriente: Cina, contrari ad azioni militari Israele a Gaza - La Cina si è detta "molto preoccupata" per l'attuale situazione tra Palestina e Israele". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino "si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza" e spera "che tutte le parti attuino costantemente ed efficacemente l'accordo di cessate il fuoco".
Il fondo sovrano norvegese da 1,8 trilioni di dollari dovrebbe disinvestire da tutte le aziende che aiutano Israele nei territori palestinesi occupati, ha dichiarato a Reuters un leader del potente sindacato norvegese LO, intensificando una campagna di disinvestimento già in corso.
LO, la più grande confederazione sindacale della Norvegia, è allineata con il Partito Laburista al governo e spesso esercita influenza su politiche che vanno oltre le tradizionali questioni dei diritti dei lavoratori. "Vogliamo che il fondo si ritiri dalle aziende che hanno attività nei territori palestinesi occupati", ha detto Steinar Krogstad, vice leader di LO, in un'intervista. La politica generale di LO è che il fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo, non dovrebbe investire in aziende che violano il diritto internazionale, ha affermato Krogstad. "Questa questione è più in agenda ora... a causa della politica israeliana, degli attacchi e della guerra a Gaza e in Cisgiordania", ha detto, parlando ai margini del congresso del sindacato, dove la bandiera palestinese sventolava accanto a quelle delle Nazioni Unite e della Norvegia. L'ambasciata israeliana a Oslo non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento. La Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite lo scorso anno ha dichiarato che l'occupazione israeliana dei territori palestinesi e gli insediamenti sono illegali e dovrebbero essere ritirati il prima possibile, una sentenza che Tel Aviv ha respinto come "fondamentalmente sbagliata" e unilaterale.
LO e altre 47 organizzazioni della società civile hanno inviato al ministro delle Finanze Jens Stoltenberg una lettera, datata 10 aprile e visionata da Reuters, per spingere verso questa direzione. La lettera chiede a Stoltenberg – membro di LO – di ordinare alla banca centrale, che gestisce il fondo, di disinvestire da aziende "dove esiste un rischio inaccettabile di complicità nella violazione del diritto internazionale nei territori palestinesi occupati". Chiede inoltre a Stoltenberg di prendere l'iniziativa per fornire linee guida più precise sull'osservazione e l'esclusione di aziende dal fondo petrolifero "in modo che siano conformi al diritto internazionale". Il quotidiano VG è stato il primo a riportare la notizia della lettera. Krogstad ha detto che LO chiederà anche un incontro con Stoltenberg per discutere la questione, ma non è ancora stata fissata una data.
Il ministero delle Finanze ha dichiarato che il fondo opera sotto linee guida etiche concordate dal parlamento, con raccomandazioni di disinvestimento formulate da un comitato etico "professionalmente indipendente". "Abbiamo un quadro che funziona bene e ha ampio sostegno in parlamento", ha detto a Reuters il viceministro delle Finanze Ellen Reitan. Il fondo ha subito pressioni per disinvestire da aziende attive in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra nell'ottobre 2023. Da allora, ha disinvestito dalla compagnia di telecomunicazioni Bezeq, e un'altra azienda (il cui nome non è stato rivelato) è in fase di valutazione per l'esclusione da parte del consiglio della banca centrale. La maggior parte delle altre aziende attive nei territori palestinesi occupati sono state escluse da una revisione del comitato etico del fondo. Secondo i dati del fondo, alla fine del 2024 deteneva azioni per 22 miliardi di corone norvegesi (2,12 miliardi di dollari) in 65 aziende quotate alla Borsa di Tel Aviv, rappresentando lo 0,1% dei suoi investimenti totali.
La Francia condanna il piano di Israele su Gaza “Inaccettabile e viola il diritto umanitario” Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, in un'intervista radiofonica a Rtl.
La Francia condanna “molto fermamente” il nuovo piano militare israeliana di occupare la Striscia di Gaza: “È inaccettabile e viola il diritto umanitario”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, in un’intervista radiofonica a Rtl. Ieri il gabinetto di governo israeliano ha approvato un’espansione massiccia dell’operazione in corso a Gaza.
GAZA, OVADIA: PIENO DI ANTISEMITI TRA GLI ULTRAFILOSIONISTI - "Se chi dice che Israele sta combattendo contro il terrorismo fosse onesto, direbbe anche che ha violato tutte le risoluzioni ONU e la convenzione di Ginevra. Israele non sta combattendo alcun terrorismo, ha soltanto fatto carne da macello del diritto internazionale. E ogni volta che qualcuno critica queste azioni viene tacciato di antisemitismo, a mio avviso l'uso infame e ripugnante di questo epiteto rivolto a delle persone perbene è come sputare sulle ceneri dei morti nella Shoah. Nessuno può avocare a sé il patrocinio della Shoah perché gli ebrei sterminati dai nazisti non avevano una nazione, infatti non erano ebrei della diaspora. Dubito che se Hitler avesse visto gli ebrei come sono oggi gli israeliani, avrebbe fatto ciò che ha fatto: lo dico perché è pieno di antisemiti che sono ultrafilosionisti". Si è espresso così ai microfoni di Radio Cusano lo scrittore Moni Ovadia intervenuto nel corso della trasmissione 'Battitori Liberi', condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano, in merito alla probabile occupazione di Gaza da parte di Israele. E ha aggiunto "Il sionismo è un'ideologia razzista e segregazionista ab origine, quello che sta facendo Netanyahu non mi sorprende affatto. La sua non è una deriva del sionismo ma l'epitome in carne e ossa. Questo progetto- sostiene Ovadia- è concepito per eliminare i palestinesi dalla realtà".
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