Coltivare nel deserto, a Dubai si sperimenta
Le sempre maggiori difficoltà climatiche e la necessità di cibo a basso consumo d'acqua portano all'uso di colture come quinoa e salicornia.
L'aumento delle temperature e gli eventi meteorologici estremi esacerbati dai cambiamenti climatici stanno rendendo le condizioni sempre più difficili per l'agricoltura, e interrompono sempre più spesso la distribuzione del cibo. Gli scienziati in alcuni dei luoghi più aridi del mondo stanno escogitando soluzioni per aumentare la produzione alimentare locale, introducendo piante che prosperano con terreno e acqua di mare meno fertili. Nel deserto di Dubai, gli agricoltori devono fare i conti con il caldo intenso, l'acqua dolce limitata e il suolo sabbioso. Qui, l'International Center of Biosaline Agriculture (ICBA) sta trapiantando e coltivando superfood che sopportano l'alta presenza di sale, nel tentativo di espandere la diversità alimentare nella regione.
"L'acqua dolce sta diventando sempre più scarsa", spiega Dionysia Angeliki Lyra, agronoma dell'ICBA. "Dobbiamo concentrarci su come utilizzare risorse idriche saline di bassa qualità per la produzione alimentare". L'agricoltura del deserto esiste da migliaia di anni, ma non tutte le piante di queste aree forniscono il nutrimento necessario per una popolazione in crescita. L'ICBA, iniziativa senza fini di lucro lanciata negli Emirati Arabi Uniti nel 1999, ha intrapreso una missione per trovare colture altamente nutrienti in tutto il mondo, che possano adattarsi e sopravvivere in condizioni climatiche estreme - e prosperare se coltivate utilizzando acqua di mare e salamoia da progetti di desalinizzazione.
Oggi, la quinoa cresce nel deserto di Dubai, uno dei paesi che più puntano sull'avanzamento tecnologico grazie anche a un solido sistema economico e grandi risorse finanziarie. Gli scienziati del Centro hanno testato oltre 1.200 varietà di quinoa, di cui cinque possono crescere in queste condizioni estreme. Gli agricoltori in più di 10 paesi del Medio Oriente e del Nord Africa stanno già producendo il superfood e l'ICBA lo sta introducendo nelle comunità rurali dell'Asia centrale. Altra coltura sperimentata a Dubai, poco conosciuta finora al di fuori di alcune parti d'Europa e del Nord America, è la salicornia, una pianta degli Stati Uniti meridionali che ha bisogno di acqua salina per crescere. Ora è stata trasportata anche nel deserto di Dubai, dove è fiorente. Il centro la considera il "supereroe del deserto" grazie alla sua adattabilità e versatilità. La coltura è utilizzata per la produzione alimentare ed è in fase di sperimentazione come biocarburante. L'ICBA attualmente produce circa 200 chilogrammi di quinoa e 500 chilogrammi di salicornia per la ricerca e la semina, lavorando anche con un'azienda alimentare a Dubai per sviluppare prodotti alimentari a base di salicornia, con l'obiettivo di aumentarne l'adozione da parte dei consumatori.
Foto | Nacho Pintos su Flickr