Stati Uniti, una sconfitta per Obama
La corte suprema statunitense blocca il piano sull’immigrazione proposto dall’amministrazione Obama due anni fa.
“Una brutta sconfitta per il presidente Obama”, scrive il New York Times commentando la decisione della corte suprema statunitense di bloccare il piano sull’immigrazione proposto dall’amministrazione Obama due anni fa.
“Nel 2014 Obama aveva emanato un decreto esecutivo per proteggere dall’espulsione e regolarizzare la situazione lavorativa di circa cinque milioni di persone che vivono negli Stati Uniti ma non hanno i documenti in regola. In questo modo il presidente sperava di aggirare l’immobilismo del congresso controllato dai repubblicani e aprire la strada a una più ampia riforma dell’immigrazione”.
Ma il suo provvedimento era stato da subito osteggiato dai politici conservatori in molti stati del sud del paese. Ventisei stati hanno accusato Obama di abusare del suo potere aggirando il congresso e hanno fatto ricorso in tribunale per chiedere che il provvedimento fosse annullato. Nel 2015 una corte del Texas ha bloccato il piano e la questione è finita alla corte suprema.
“Il 23 giugno i giudici del massimo organo della giustizia statunitense si sono espressi con quattro voti a favore e quattro contrari e hanno di fatto bocciato il piano di Obama”, spiega il Los Angeles Times, “perché la costituzione prevede che in caso di una sentenza simile rimanga in vigore il verdetto della corte di grado inferiore”.
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