Cagliari in piazza contro la stretta sulla sicurezza della Meloni
- Scritto da Effe_Pi
Secondo i promotori del corteo con assemblea di oggi la legge firmata Piantedosi – Nordio – Crosetto, se approvata, renderà impossibili proteste come quelle dei giorno scorsi contro l'arrivo delle pale eoliche.
A Cagliari alle 18.30 un corteo da Piazza Garibaldi a Piazza Costituzione, dove ci sarà un’assemblea pubblica contro il disegno di legge n. 1660, più noto come “nuovo D.L. sicurezza”, a firma di Piantedosi – Nordio – Crosetto, attualmente in discussione al Parlamento. Il nuovo pacchetto sicurezza – dicono i promotori della protesta - è una “riedizione ancora più repressiva di precedenti decreti sicurezza da cui prende in prestito struttura e contenuto politico: il binomio sicurezza e immigrazione, la repressione di ogni forma di conflittualità politica e sociale, l’uso del carcere per una maggiore casistica di fenomeni; maggiori tutele e più ampi poteri concessi alle forze di polizia; l’introduzione di ipotesi di reato di maglia molto larga e di difficile comprensione capaci di essere applicate a fatti anche molto diversi tra di loro”.
In testa la dura repressione ai presidi di Oristano contro lo sbarco delle pale eoliche in Sardegna, e in generale le difficoltà nel protestare contro l’esplosiva situazione sociale e ambientale dell’isola. Per i promotori “ancora una volta il governo Meloni ha la formula pronta per fronteggiare le emergenze sociali: una nuova stretta repressiva. Se il tema dell’ordine pubblico è stato da sempre agitato dal governo, questo pacchetto sicurezza porta con sé un taglio più duro e un inasprimento rispetto ai precedenti provvedimenti e ne inventa altri”.
Se passerà questo Disegno di Legge, si preoccupano i manifestanti, molte proteste come quelle contro la speculazione energetica messa in atto contro la Sardegna o il Tyrrhenian Link, non saranno più possibili. La legge infatti “trasforma in reato qualunque protesta, dissenso o disagio sociale su grandi temi quali il diritto alla casa, al lavoro, guerra, carceri, immigrazione e C.P.R, grandi opere, speculazione energetica e altri. È un disegno liberticida da Stato di polizia che porterà l'eliminazione di qualunque forma non solo di dissenso, ma anche di partecipazione, con l'introduzione di pene pesantissime”. La lotta della Sardegna contro l’occupazione, lo sfruttamento delle nostre risorse e la speculazione energetica sarà, se la proposta passa in Parlamento, “veramente dura e dolorosa se non impossibile”.