Cure domiciliari: Nieddu, indicazioni regione non erano vincolanti
- Scritto da Effe_Pi
La risposta dell'assessore alla sanità dopo le proteste dell'opposizione per l'uso di cure non approvate dall'Iss.
"Erano indicazioni di buone pratiche e non linee guida e non avevano carattere vincolante" quelle contenute nella contestata comunicazione della Centrale operativa per il coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie territoriali (Corsa) ai medici di medicina generale della Sardegna sulle terapie anti-Covid per i pazienti a domicilio. L'ha precisato l'assessore alla Sanità, Mario Nieddu, in risposta a un'interrogazione del'opposizione (Pd, M5S, LeU e Progressisti), illustrata da Rossella Pinna (Pd), durante il question time in Consiglio regionale sulla nota inviata il 18 agosto scorso.
I medici avevano subito protestato, segnalando che i protocolli terapeutici suggeriti "non corrispondevano alle linee guida sulle cure domiciliari pubblicate sulle pagine del ministero e dell'Istituto superiore di sanita'". In particolare, i medici avevano contestato l'indicazione di usare farmaci non ufficialmente riconosciuti efficaci contro il coronavirus o con un elevato rischio nel trattamento domiciliare e gia' censurati dalle agenzie di controllo, come antibiotici e cortisonici, integratori e farmici come idroclossicorochina e Ivermectina.
L'assessore ha precisato in Aula che quel protocollo era il risultato di un incontro in videoconferenza, cui ha partecipato accompagnato dal pool scientifico di esperti che lo segue fin dall'inizio della pandemia, e sottolineato che l'Aifa non ha aggiornato le indicazioni terapeutiche. Il 20 agosto successivo la Corsa, di fronte alle crescenti contestazioni, ha precisato che l'invio della nota coi protocolli aveva "scopo divulgativo e non impositivo e che ogni medico avrebbe potuto scegliere il profilo terapeutico da adottare".
Foto | Marco Verch Professional