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I 50 anni di Fantozzi, il comico che diventa una satira feroce e sempre più attuale

  • Scritto da Effe_Pi

Paolo Villaggio Crucified Fantozzi - PICRYL - Public Domain Media Search  Engine Public Domain Search

Esattamente 50 anni usciva in sala il film Fantozzi, con Paolo Villaggio, trasposizione cinematografica di due libri con lo stesso protagonista e come autore il comico genovese, già noto negli anni '70 per le sue frequenti apparizioni in Tv.

Un film, come quello successivo sempre per la regia di Luciano Salce (Il secondo tragico Fantozzi), di grandissimo successo, che ha creato situazioni e frasi archetipe nell'italiano degli ultimi decenni: "la poltrona di pelle umana", "il megadirettore galattico", "92 minuti di applausi", "chi ha fatto palo?", sono solo alcuni esempi, come anche l'aggettivo "fantozziano", da tempo di uso comune per le situazioni particolarmente sfortunate.

Eppure, rivisto in un'Italia e un mondo così lontani da quelli del 1975, il film resta esilarante ma diventa terribilmente realistico, con una satira feroce della società iperliberista, consumistica e disumanizzata di oggi, e mentre 50 anni fa probabilmente quella rappresentata era a tutti gli effetti un'iperbole, oggi è incredibilmente attuale sotto quasi tutti gli aspetti. Anzi, come si legge spesso in giro anche sui social, tanti oggi invidierebbero una situazione come quella di Fantozzi: lavoro stabile, casa di proprietà a Roma, automobile, possibilità di spese extra e di vacanze regolari, pensione assicurata.

Lo stesso Villaggio spiegava il film poco prima della sua uscita, in un'intervista radiofonica Rai del primo gennaio 1975. Un pezzo di storia del cinema e della letteratura che, anche se lo stesso autore diceva di crederci poco, è diventato pressoché immortale.

Foto - Lcc