Dazi, è rischio tracollo per l'export dei formaggi sardi
- Scritto da Effe_Pi
Pecorino romano e fiore sardo Dop, vini rossi, prosecco e perfino il sidro, sono i prodotti italiani più esposti a rischio dazi in quanto dipendono maggiormente dagli Stati Uniti per il proprio export.
Tra i prodotti agroalimentari, il pecorino romano (prodotto nell’isola) incide del 57% sull'export per un valore di 150,8 milioni di euro e i vini rossi del 40% per un valore di 289,5 milioni. Questi i dati riferiti al 2024 che emergono dallo studio Cia-Agricoltori Italiani, presentato alla X Conferenza economica a Roma, sulla base dei dati di Nomisma e dell'Ufficio Studi Confederale.
Un altro prodotto di grande rilievo sull'export è il sidro che incide sull'export del 72% per un valore di 108,6 milioni. Le regioni più legate alle esportazioni verso gli Usa sono in primis la Sardegna, e poi Toscana, Lazio, Abruzzo, Basilicata e Campania. L'Italia è poi in vetta ai Paesi europei per il peso degli Stati Uniti sull'export agroalimentare con l'11,6%, seguita da Irlanda 9,7%; Grecia 7,5%; Francia 6,7%; Spagna 4,7%; Paesi Bassi 2,7%; Danimarca 2,6%; Cipro 2,6%; Germania 2,5% e Portogallo 2,4%.
Nella giornata di ieri, sono entrati in vigore i dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Con questa misura, basata su una direttiva di febbraio, si pone anche fine a tutte le esenzioni. Trump ha promesso che queste tariffe contribuiranno a creare posti di lavoro nelle fabbriche statunitensi, in un momento in cui le sue minacce altalenanti di dazi stanno scuotendo il mercato azionario e sollevando timori di un rallentamento economico.